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L'Inter ha di nuovo un problema contro le grandi. Per fortuna torna la Champions League
Al di là degli scetticismi quando si tratta di continuare a giocare o fermarsi quando un giocatore della squadra avversaria è steso per terra, degli episodi che obiettivamente possono anche decidere una partita, della sfortuna perché non c'è dubbio che averne una buona dose dalla propria anche nel calcio aiuta eccome, le prime otto giornate di Serie A e le due iniziali di Champions League raccontano una storia molto vera e - dati alla mano - incontrovertibile. L'Inter rallenta quando incrocia squadre di livello più alto dello standar.
Vero che i ragazzi di Simone Inzaghi hanno faticato pure a Marassi contro la Sampdoria dove peraltro l'anno scorso i nerazzurri lasciarono anche il solo punto ottenuto nel torneo attuale, ma stringendo e guardando alle avversarie di alto rango: ko interno contro il Real Madrid, pari a San Siro con l'Atalanta (non fosse per quel rigore di Dimarco...), 0-0 a Kiev in "casa" dello Shakhtar e prima sconfitta in Serie A sabato scorso all'Olimpico contro la Lazio. Prossima domenica al Meazza arriva la Juventus per la prova del nove.
Quella che l'Inter campione d'Italia di Antonio Conte superò brillantemente. Colpo di testa imperioso di Vidal, cavalcata verso la gloria di Barella e segnale fortissimo all'Italia. L'antefatto perfetto di un trionfo annunciato. La squadra di Simone in realtà è anche più produttiva della sua versione passata con due punti in più in classifica ma, attenzione, anche con 2 punti in più dalla capolista (Conte era a-5 dal Milan, Inzaghi è a 7 lunghezze dal Napoli di Spalletti). Dettagli che, in un cammino del genere, contano tantissimo. Per fortuna torna la Champions e, stavolta, meglio non sbagliare.
Vero che i ragazzi di Simone Inzaghi hanno faticato pure a Marassi contro la Sampdoria dove peraltro l'anno scorso i nerazzurri lasciarono anche il solo punto ottenuto nel torneo attuale, ma stringendo e guardando alle avversarie di alto rango: ko interno contro il Real Madrid, pari a San Siro con l'Atalanta (non fosse per quel rigore di Dimarco...), 0-0 a Kiev in "casa" dello Shakhtar e prima sconfitta in Serie A sabato scorso all'Olimpico contro la Lazio. Prossima domenica al Meazza arriva la Juventus per la prova del nove.
Quella che l'Inter campione d'Italia di Antonio Conte superò brillantemente. Colpo di testa imperioso di Vidal, cavalcata verso la gloria di Barella e segnale fortissimo all'Italia. L'antefatto perfetto di un trionfo annunciato. La squadra di Simone in realtà è anche più produttiva della sua versione passata con due punti in più in classifica ma, attenzione, anche con 2 punti in più dalla capolista (Conte era a-5 dal Milan, Inzaghi è a 7 lunghezze dal Napoli di Spalletti). Dettagli che, in un cammino del genere, contano tantissimo. Per fortuna torna la Champions e, stavolta, meglio non sbagliare.
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