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L’ex LGI Eric Lanini si racconta tra sogni ambizioni e ReggianaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 19 ottobre 2021, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
fonte La Giovane Italia (Andrea Manderioli)

L’ex LGI Eric Lanini si racconta tra sogni ambizioni e Reggiana

Per la rubrica "Ex LGI", anche oggi il focus è su un attaccante: andremo a conoscere la storia e la versione di Eric Lanini, prima punta di movimento della Reggiana, protagonista di un avvio di stagio
UNA PRIMA PUNTA DUTTILE FORGIATA DALLA JUVENTUS
Se parliamo di Eric Lanini lo dobbiamo fare considerando innanzitutto le caratteristiche tecniche del giocatore, che denotano in maniera ben precisa una capacità di adattamento che, come vedremo, si avrà modo di constatare, anche sotto altri aspetti, nel corso della sua carriera: “Mi ritengo una prima punta duttile. Posso ricoprire più ruoli in attacco. Negli ultimi anni credo di aver trovato la maturità nel giocare con una punta di peso che mi faccia da spalla, anche se quest’anno abbiamo iniziato con i due trequartisti alle spalle di una punta di peso. Non avevo mai giocato con questo modulo ma devo dire di essermi trovato piuttosto bene”. Lanini, torinese di nascita, è un classe 1994 con alle spalle un percorso calcistico altamente formante targato Juventus: “Sono arrivato alle giovanili bianconere all’età di 13 anni e ho fatto tutto il percorso partendo dai Giovanissimi Regionali fino alla Primavera, dove ho giocato per 2 anni. Porto dentro un ricordo stupendo di quel periodo, condito da molte vittorie e, come è giusto che sia, anche molte sconfitte. Sono riuscito a vincere una Coppa Italia ed un Torneo di Viareggio; in quest’ultimo ho chiuso al primo posto in classifica marcatori. La Juventus ti lascia un bagaglio di valori, sia a livello umano che sportivo, che non ha eguali e che mi sono portato dietro sia nel corso della mia carriera che nella vita di tutti i giorni. Inoltre ho avuto la fortuna di potermi allenare spesso con dei campioni: ricordo in particolare che nel periodo di Antonio Conte mi capitava di essere chiamato ad allenarmi con gente del calibro di Del Piero, Pogba, Vidal e Marchisio. Ero molto giovane e questa per me è stata un’esperienza unica e la prima occasione per toccare da vicino il top del calcio europeo”. Lanini aggiunge: “Una persona che mi ha lasciato tanto nel mio percorso è sicuramente Claudio Chiellini, fratello di Giorgio, che oggi fa il direttore sportivo al Pisa. È stata la figura che mi ha affiancato nel mio percorso nelle giovanili ma anche negli anni successivi della mia carriera. Avendo giocato a titolo temporaneo fino allo scorso anno, il mio cartellino era ancora di proprietà della Juventus e Claudio era colui che si occupava dei calciatori in prestito. In 13 anni con lui si è instaurato un rapporto stupendo, e ci sentiamo tutt’ora”. Non c’è un calciatore particolare dal quale trae particolare ispirazione, ma ha avuto modo di vedere da vicino il lavoro di un certo CR7: “Non ho mai avuto tanti idoli, ma Cristiano Ronaldo è sempre stato un calciatore che, fin da piccolo, mi affascinava in modo particolare. Avere l’opportunità di fare dei ritiri estivi, allenarmi e viverlo da vicino è stata un’esperienza unica”.
LA CARRIERA DI LANINI: UNA RINCORSA CONTINUA
Dopo le giovanili, la sua carriera ha preso il via dalla vecchia C1, con una stagione al Prato. Poi il salto in cadetteria, dove ha vestito le maglie di Entella, Lanciano e Como. Successivamente, il ritorno in terza serie tra Matera, Vicenza, Padova, Imolese, Juventus Under 23, Como, Novara e Reggiana, club nel quale milita attualmente. “Sono contento del percorso che ho fatto, anche se l’ho sempre percepito come una rincorsa continua verso un obiettivo più grande. Su di me ero consapevole che ci fossero grandi aspettative e anche dal punto di vista personale credo di aver avuto le potenzialità per raggiungere livelli un po' più alti. Non nascondo che tutt’ora sto rincorrendo quel sogno che si chiama Serie A. Sono convinto di avere le qualità per poter stare in quella categoria, ma evidentemente mi è mancata un pizzico di maturità o quella dose di fortuna che mi potesse far fare quello step in più. Penso comunque che ci sia ancora tempo e nella vita mai dire mai”.
UN INIZIO CHE PROMETTE BENE
L’inizio della stagione 2021-22 per l’attaccante piemontese è a dir poco esaltante: 6 presenze, 4 gol e 2 assist. Nel frattempo la sua Reggiana vola e raggiunge il primato solitario in classifica nel Girone B di Lega Pro: “Le mie sensazioni sono più che positive, mi sono integrato benissimo e ho legato fin da subito con tutti i compagni e lo staff. Sono molto soddisfatto del mio avvio di stagione, contando anche il fatto che sono arrivato saltando due partite per un ritardo nella preparazione. Devo continuare così, perché quest’anno mi trovo in una grande piazza e c’è la possibilità concreta di centrare un obiettivo davvero importante: visto l’organico e la struttura societaria l’obiettivo è quello di vincere il campionato e tornare al più presto in Serie B. Io sono ambizioso e voglio spingere sull’acceleratore per regalare e regalarmi un anno da ricordare. Il mio obiettivo è continuare a segnare: mi piacerebbe arrivare ai primi posti della classifica marcatori”.
PRIMA IL PRESENTE
In ottica futura Eric ha le idee chiare, anche se solamente per quello che concerne il rettangolo verde: “Lo dico sinceramente, ad oggi non sto pensando a quello che sarà il mio futuro dopo il calcio giocato. Ho 28 anni e voglio seguire le mie ambizioni e i miei sogni, per cui devo veramente spendere al massimo le mie energie fisiche e mentali per poterli raggiungere”. Questo il messaggio che si sente di trasmettere ad un giovane con gli stessi sogni e le stesse aspirazioni: “Mai mollare! Il percorso per arrivare a certi livelli è pieno di insidie ma bisogna cercare di trovare prima possibile la propria maturità, e lo si fa sfruttando le difficoltà, dalle quali si deve trarre degli insegnamenti, ma anche i momenti positivi, sapendoli cavalcare senza farsi sopraffare”.