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L’apprezzamento di Allegri e le vie infinite del mercato: il futuro di Rabiot tutto da scrivere
Parigi centro d’Europa e del mondo in questa giornata con la finale di Champions League in programma questa sera allo Stade de France fra Liverpool e Real Madrid raccoglierà tutte le attenzioni degli appassionati di calcio e non solo. Capitale transalpina che è anche il luogo da cui la carriera di Adrien Rabiot ha preso il volo facendogli guadagnare tutto il credito che l’ha portato a firmare un contratto quadriennale da sette milioni di euro a stagione con la Juventus. Tanti bassi e pochi alti nel suo triennio bianconero con tre allenatori diversi e una quarta stagione sulla quale c’è più di qualche incognita.
Dall’equivoco con Allegri alla presenza costante.
Fine luglio, conferenza stampa di presentazione della seconda era alla Juventus targata Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese si esprimeva così sul centrocampista francese: “Rabiot è un giocatore che ha qualità importanti. L’anno scorso se non sbaglio ha fatto 3 gol da centrocampista: per le qualità che ha lui son pochi, deve farne di più. Deve avere l’ambizione di farne dieci in campionato”. La stagione ha però raccontato tutt’altro con 45 presenze all’attivo e il merito di essere maniacale nella fase del recupero fisico fra una partita e l’altra tanto da essere il terzo giocatore più utilizzato della stagione (il secondo di movimento dopo De Ligt). Di reti però quest’anno non ce n’è stata traccia a differenza dei primi due anni in bianconero, uno con Sarri e cinque con Pirlo. Non a caso, a febbraio, lo stesso Allegri ha fatto retromarcia dopo aver visto da vicino le reali caratteristiche dell’ex PSG: “Mi aspettavo potesse segnare dieci gol, ma è un giocatore diverso e anche lui sapendolo è più sereno. I giocatori vanno valutati per quello che sanno fare, non per quello che non sanno fare”.
Un solo anno di contratto (pesante) e le valutazioni delle parti.
È importante partire da un presupposto: alla Juventus gli incedibili sono pochissimi, si contano sulle dita di una mano e sicuramente Adrien Rabiot non è tra questi. Vuoi per un ingaggio fuori dalla norma per il suo rendimento, vuoi per un tris di anni dove, raramente, ha messo in mostra prestazioni realmente convincenti. Così, con un solo anno di contratto che vincola ancora il legame fra le parti, le valutazioni sul futuro sono cominciate. Da un lato la Juventus che si libererebbe volentieri di uno stipendio così ingombrante, seppur l’apprezzamento di Allegri per il calciatore sia totale, dall’altro il transalpino non disdegnerebbe un trasferimento in Premier League e neanche un ritorno a Parigi dove tutta la sua carriera ha avuto il via. A una condizione, che l’ingaggio non cambi: altrimenti se ne parlerà quando il contratto con Madama sarà scaduto.
Dall’equivoco con Allegri alla presenza costante.
Fine luglio, conferenza stampa di presentazione della seconda era alla Juventus targata Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese si esprimeva così sul centrocampista francese: “Rabiot è un giocatore che ha qualità importanti. L’anno scorso se non sbaglio ha fatto 3 gol da centrocampista: per le qualità che ha lui son pochi, deve farne di più. Deve avere l’ambizione di farne dieci in campionato”. La stagione ha però raccontato tutt’altro con 45 presenze all’attivo e il merito di essere maniacale nella fase del recupero fisico fra una partita e l’altra tanto da essere il terzo giocatore più utilizzato della stagione (il secondo di movimento dopo De Ligt). Di reti però quest’anno non ce n’è stata traccia a differenza dei primi due anni in bianconero, uno con Sarri e cinque con Pirlo. Non a caso, a febbraio, lo stesso Allegri ha fatto retromarcia dopo aver visto da vicino le reali caratteristiche dell’ex PSG: “Mi aspettavo potesse segnare dieci gol, ma è un giocatore diverso e anche lui sapendolo è più sereno. I giocatori vanno valutati per quello che sanno fare, non per quello che non sanno fare”.
Un solo anno di contratto (pesante) e le valutazioni delle parti.
È importante partire da un presupposto: alla Juventus gli incedibili sono pochissimi, si contano sulle dita di una mano e sicuramente Adrien Rabiot non è tra questi. Vuoi per un ingaggio fuori dalla norma per il suo rendimento, vuoi per un tris di anni dove, raramente, ha messo in mostra prestazioni realmente convincenti. Così, con un solo anno di contratto che vincola ancora il legame fra le parti, le valutazioni sul futuro sono cominciate. Da un lato la Juventus che si libererebbe volentieri di uno stipendio così ingombrante, seppur l’apprezzamento di Allegri per il calciatore sia totale, dall’altro il transalpino non disdegnerebbe un trasferimento in Premier League e neanche un ritorno a Parigi dove tutta la sua carriera ha avuto il via. A una condizione, che l’ingaggio non cambi: altrimenti se ne parlerà quando il contratto con Madama sarà scaduto.
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