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TMW RADIO - De Paola: "Il non gioco della Juve è il problema della Serie A"
Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio
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Nel corso dell'appuntamento odierno con l'Editoriale è intervenuto ai microfoni di TMW Radio l'ex Direttore di Tuttosport Paolo De Paola. Queste le sue parole:
Come commenta la mancata partenza di Immobile per l’Ungheria?
“Qui ci sta tutto Lotito, tra l’altro di fresca nomina elettorale. Abbiamo visto la foto, Immobile è in macchina e ti dà l’idea di voler partire, mentre invece un ordine dall’alto lo blocca. Chiaramente in questi casi mi fido dello staff medico, però poi si può suggerire una soluzione alternativa e Immobile non parte. Credo che sia una situazione marginale, l’Italia contro l’Inghilterra ha dimostrato di poter giocare bene anche con una formazione rivisitata. Noi abbiamo un’immagine di una squadra mai sgradevole, l’Italia di Mancini è ben diversa da quella di Ventura, anche se resta una macchia enorme come la mancata qualificazione al Mondiale.”
C’è un legame fra i problemi della Nazionale e le indicazioni che arrivano dal campionato?
“Il problema principale del nostro campionato in questo momento è il non gioco della Juventus. Sia Spalletti che Pioli, oltre a Gasperini e al lavoro di squadre come Sassuolo e Udinese, dimostrano che con un canovaccio di gioco ottieni risultati, senza non vai da nessuna parte. Ciò che dice Allegri sul valore dei singoli non funziona, e questo viene dimostrato da Paris Saint Germain e Manchester City, squadre piene di campioni che non hanno mai vinto la Champions”
Le parole di ex giocatori bianconeri come Zakaria e Kulusevski devono far riflettere?
“Nelle parole di Zakaria e Kulusevski ci vedo cose sensate, non è un attacco personale verso l’allenatore perché sono stati esclusi. Se Zakaria ti dice una cosa, Kulusevski la ribadisce, sono delle considerazioni sul gioco e sono più o meno le stesse. Pensare a una propensione offensiva, la semplicità del calcio è segnare per vincere e questo non c’è nella Juventus. Nella teoria del cortomuso devi comunque fare un gol, la Juve non li fa. I ragionamenti degli ex giocatori della Juve sono giusti, in questo momento il gioco più scadente della Serie A è quello della Juventus. Da un anno e mezzo a questa parte l’apporto di Allegri è stato pari a zero, so che ci sono state delle discussioni forti all’interno della Juve che però devono portare a delle soluzioni.”
Come commenta la mancata partenza di Immobile per l’Ungheria?
“Qui ci sta tutto Lotito, tra l’altro di fresca nomina elettorale. Abbiamo visto la foto, Immobile è in macchina e ti dà l’idea di voler partire, mentre invece un ordine dall’alto lo blocca. Chiaramente in questi casi mi fido dello staff medico, però poi si può suggerire una soluzione alternativa e Immobile non parte. Credo che sia una situazione marginale, l’Italia contro l’Inghilterra ha dimostrato di poter giocare bene anche con una formazione rivisitata. Noi abbiamo un’immagine di una squadra mai sgradevole, l’Italia di Mancini è ben diversa da quella di Ventura, anche se resta una macchia enorme come la mancata qualificazione al Mondiale.”
C’è un legame fra i problemi della Nazionale e le indicazioni che arrivano dal campionato?
“Il problema principale del nostro campionato in questo momento è il non gioco della Juventus. Sia Spalletti che Pioli, oltre a Gasperini e al lavoro di squadre come Sassuolo e Udinese, dimostrano che con un canovaccio di gioco ottieni risultati, senza non vai da nessuna parte. Ciò che dice Allegri sul valore dei singoli non funziona, e questo viene dimostrato da Paris Saint Germain e Manchester City, squadre piene di campioni che non hanno mai vinto la Champions”
Le parole di ex giocatori bianconeri come Zakaria e Kulusevski devono far riflettere?
“Nelle parole di Zakaria e Kulusevski ci vedo cose sensate, non è un attacco personale verso l’allenatore perché sono stati esclusi. Se Zakaria ti dice una cosa, Kulusevski la ribadisce, sono delle considerazioni sul gioco e sono più o meno le stesse. Pensare a una propensione offensiva, la semplicità del calcio è segnare per vincere e questo non c’è nella Juventus. Nella teoria del cortomuso devi comunque fare un gol, la Juve non li fa. I ragionamenti degli ex giocatori della Juve sono giusti, in questo momento il gioco più scadente della Serie A è quello della Juventus. Da un anno e mezzo a questa parte l’apporto di Allegri è stato pari a zero, so che ci sono state delle discussioni forti all’interno della Juve che però devono portare a delle soluzioni.”
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