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Braglia: "Milan-Pioli, titoli di coda ma la società deve fare mea culpa"
tmwradio
Orlando: "Il Milan deve migliorare la difesa e vedrei bene Conte allenatore."
Braglia:" Il grande tolto di Pioli aver voltato le spalle a Maldini."
Impallomeni:" Pioli lo vedo in molte panchine ma non a Napoli."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni
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A TMW Radio, durante Maracanà, è arrivato il momento dell'ex portiere Simone Braglia.
Pioli, titoli di coda?
"Sì, siamo alla fine però dobbiamo essere obiettivi nel dire che le responsabilità non sono solo le sue. Come ha detto Sacchi, va messo nel mirino chi ha fatto il mercato. Pioli di sicuro ha inciso meno rispetto agli altri anni, il grande torto è stato quello di aver girato le spalle a Maldini. La fiducia si era rotta con la mancata valorizzazione di qualche acquisto, vedi De Ketelaere".
Sul gol che fa Thuram male Maignan?
"E' difficile da interpretare. Le palla passa in mezzo alle gambe del difensore, che fa da muro al portiere. Lui si sposta leggermente a sinistra e per questo non riesce a prendere poi il tiro. Ma ha dovuto farlo per vedere la palla. Nove volte su dieci è gol. Non vedo grosse colpe sulla rete".
Lo Scudetto forse ha portato Pioli a un livello non suo, troppo alto?
"Sono parzialmente d'accordo. Considero che gli obiettivi di una squadra si raggiungono con tutte le componenti di una società. Nello Scudetto di Inzaghi c'è grande mano anche lì della dirigenza. Qui bisogna che anche la società Milan faccia il suo mea culpa, Pioli è stato considerato più grande di quello che poteva essere nella gestione di un gruppo importante come quello del Milan. Ma non si possono sminuire il campionato vinto e la valorizzazione del parco giocatori fatto nel tempo".
Allegri, ci crede nella possibile permanenza del tecnico alla Juve?
"Più che rischioso, non credo che sia più sopportato dal gruppo. Lo spogliatoio poi si muove in sincronia con i risultati in campo. Se si crede poco nel tecnico, o vende tutti i giocatori o cambia l'allenatore. Sarebbe una scelta difficile da sostenere ancora".
Pioli, titoli di coda?
"Sì, siamo alla fine però dobbiamo essere obiettivi nel dire che le responsabilità non sono solo le sue. Come ha detto Sacchi, va messo nel mirino chi ha fatto il mercato. Pioli di sicuro ha inciso meno rispetto agli altri anni, il grande torto è stato quello di aver girato le spalle a Maldini. La fiducia si era rotta con la mancata valorizzazione di qualche acquisto, vedi De Ketelaere".
Sul gol che fa Thuram male Maignan?
"E' difficile da interpretare. Le palla passa in mezzo alle gambe del difensore, che fa da muro al portiere. Lui si sposta leggermente a sinistra e per questo non riesce a prendere poi il tiro. Ma ha dovuto farlo per vedere la palla. Nove volte su dieci è gol. Non vedo grosse colpe sulla rete".
Lo Scudetto forse ha portato Pioli a un livello non suo, troppo alto?
"Sono parzialmente d'accordo. Considero che gli obiettivi di una squadra si raggiungono con tutte le componenti di una società. Nello Scudetto di Inzaghi c'è grande mano anche lì della dirigenza. Qui bisogna che anche la società Milan faccia il suo mea culpa, Pioli è stato considerato più grande di quello che poteva essere nella gestione di un gruppo importante come quello del Milan. Ma non si possono sminuire il campionato vinto e la valorizzazione del parco giocatori fatto nel tempo".
Allegri, ci crede nella possibile permanenza del tecnico alla Juve?
"Più che rischioso, non credo che sia più sopportato dal gruppo. Lo spogliatoio poi si muove in sincronia con i risultati in campo. Se si crede poco nel tecnico, o vende tutti i giocatori o cambia l'allenatore. Sarebbe una scelta difficile da sostenere ancora".
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