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Cosa manca alla Juventus per vincere lo Scudetto? Per anni le risorse finanziarie
Nel corso della sua conferenza stampa prepartita, Massimiliano Allegri ha risposto alla domanda su cosa manca alla Juventus per vincere lo Scudetto. "Su questo deve rispondere la società e chi fa il mercato. Io faccio l'allenatore e non il mercato. Dico solo che dobbiamo essere concentrati su cosa fare, non abbiamo raggiunto l'obiettivo della Champions che per noi è molto importante. A livello tecnico, perché ti porta a giocare la Champions League, una Supercoppa, la Coppa Italia. Sarebbe una Juventus impegnata su più fronti, oltre il campionato. Poi c'è l'aspetto economico, che aiuterebbe il club ad avere risorse importanti. Noi dobbiamo rimanere concentrati su quello che c'è da fare, ci sono 15 punti in palio, dietro stanno facendo punti e domani serve fare una partita cercando di tornare a vincere in campionato e non sarà facile".
Una non risposta, probabilmente per non scaricare il barile. Se è vero che da una parte quella della Juve è una rosa molto costosa, si può dire che sia anche competitiva? Szczesny e Perin sono gli stessi portieri degli Scudetti, ma entrambi con qualche anno in più. Stesso discorso per Rugani, buona riserva, mentre Alex Sandro è sopportato. Gatti è la classe operaia che va al potere, mentre Danilo prima giocava in un altro ruolo. L'unico investimento forte è stato fatto per Bremer. Sulle fasce Cambiaso e Kostic sono due discreti giocatori, ma non al livello dei predecessori (almeno per ora, per l'italiano), mentre a centrocampo Pogba è stata un'assenza importante, come quella di Fagioli. Davanti Chiesa non ha mai brillato, così come Kean, Milik a sprazzi, Yildiz è giovane, Vlahovic alle volte è isolato.
Economicamente la Juventus si è strozzata con le sue mani. Con ingaggi da paura (anche a giocatori in là con l'età) e un rosso strutturale da Cristiano Ronaldo in poi. Probabilmente se Agnelli non avesse deciso di togliere tutti i giocatori del campionato italiano alle concorrenti, promettendo stipendi da 4 milioni a 18 giocatori in rosa, ecco che la Juve avrebbe svoltato più rapidamente dal punto di vista tecnico. Perché ci sarebbe stato più agio finanziariamente. Invece così i margini di manovra erano davvero risicati: dall'anno prossimo qualcosa potrà cambiare, considerata la filosofia attuale. Ma colmare il gap non sarà semplice (con o senza Allegri).
Una non risposta, probabilmente per non scaricare il barile. Se è vero che da una parte quella della Juve è una rosa molto costosa, si può dire che sia anche competitiva? Szczesny e Perin sono gli stessi portieri degli Scudetti, ma entrambi con qualche anno in più. Stesso discorso per Rugani, buona riserva, mentre Alex Sandro è sopportato. Gatti è la classe operaia che va al potere, mentre Danilo prima giocava in un altro ruolo. L'unico investimento forte è stato fatto per Bremer. Sulle fasce Cambiaso e Kostic sono due discreti giocatori, ma non al livello dei predecessori (almeno per ora, per l'italiano), mentre a centrocampo Pogba è stata un'assenza importante, come quella di Fagioli. Davanti Chiesa non ha mai brillato, così come Kean, Milik a sprazzi, Yildiz è giovane, Vlahovic alle volte è isolato.
Economicamente la Juventus si è strozzata con le sue mani. Con ingaggi da paura (anche a giocatori in là con l'età) e un rosso strutturale da Cristiano Ronaldo in poi. Probabilmente se Agnelli non avesse deciso di togliere tutti i giocatori del campionato italiano alle concorrenti, promettendo stipendi da 4 milioni a 18 giocatori in rosa, ecco che la Juve avrebbe svoltato più rapidamente dal punto di vista tecnico. Perché ci sarebbe stato più agio finanziariamente. Invece così i margini di manovra erano davvero risicati: dall'anno prossimo qualcosa potrà cambiare, considerata la filosofia attuale. Ma colmare il gap non sarà semplice (con o senza Allegri).
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