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tmw / juventus / Serie A
Kean ha scollinato. Dopo una stagione iniziata sotto una cattiva stellaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 25 marzo 2019, 15:15Serie A
di Raimondo De Magistris

Kean ha scollinato. Dopo una stagione iniziata sotto una cattiva stella

Quando la scorsa estate si chiuse la finestra di calciomercato, Moise Kean non poteva certo essere soddisfatto per come andarono le cose. La Juventus rifiutò tantissime offerte, anche superiori ai 15 milioni di euro, per il cartellino del suo giovane attaccante. E non accettò la sua cessione in prestito, decidendo così di farlo crescere all'ombra dei campioni. Non il massimo per chi a 18 anni, dopo una stagione da titolare a Verona, vorrebbe spaccare il mondo. E invece è costretto suo malgrado a ritrovarsi in panchina.

Se però c'è la voglia per arrivare, se un calciatore ha la testa giusta per diventare un campione, anche le difficoltà possono tramutarsi in occasioni. In step utili per crescere. La bravura sta nello sfruttare nel migliore dei modi ciò che si ha a disposizione. Anche se non è il massimo, anche se nella tua mente alcuni bivi possono essere affrontati diversamente.
Moise Kean, attaccante classe 2000 di Vercelli e il primo della 'Z Generation' a segnare un gol con la Nazionale, in questo senso ha creato un solco profondo tra lui a Mario Balotelli, l'attaccante a cui più frequentemente viene accostato. Perché anche una stagione con più tribune che partite, in cui a conti fatti ha giocato finora con la maglia della Juventus solo 180 minuti, si sta rivelando una stagione positiva. Con l'aiuto del ct Mancini, certo, ma soprattutto con la sua maturità. Che non è scontato avesse a 19 anni. "Sto crescendo molto di fianco a Cristiano Ronaldo", ripete in tutte le interviste Kean. Che ha capito di dover vivere una stagione molto diversa da quella passata, di dover mantenere alta l'asticella della professionalità pur senza (quasi) mai scendere in campo. E attingere il più possibile in settimana da chi ha dinanzi a sé in attesa della grande occasione. Che alla fine è arrivata.


L'impressione è che la gara contro la Finlandia sia stata quella del suo scollinamento. Adesso che il suo volto s'è trasformato in immagine copertina, per Kean sarà più facile diventare padrone del suo destino. E dettare le regole del suo futuro a un anno dalla scadenza del contratto. Che potrà essere ancora alla Juventus, qualora dal club campione d'Italia dovessero arrivare garanzie sul suo impiego (oltre a un sostanziale aumento d'ingaggio) o altrove. Però, a prescindere da ciò, l'impressione è che il test più difficile sia stato superato. Ora bisognerà solo assecondare il talento, e non perdere l'umiltà necessaria per trasformare, in tutto e per tutto, questo talento da potenza in atto.