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Juventus, l'analisi di Bellinazzo sui conti: "E' costretta a vendere"
Il giornalista Marco Bellinazzo sulle colonne de 'Il Sole 24ore' ha analizzato i conti della Juventus. E ha rivelato che il club bianconero, in questo rush finale di calciomercato, è assolutamente costretto a vendere.
Costo del lavoro di circa 500 milioni di euro - Con gli ultimi ingaggi, e calcolando anche la voce ammortamenti, il costo del lavoro in casa Juventus incide per circa 500 milioni di euro. Decisamente troppi per un club che, al netto delle plusvalenze che impattano nell'immediato sul conto economico e sono ormai diventate un elemento centrale nel player trading bianconero, sta crescendo in termini di fatturato, ma non di pari passo con le spese, che restano più alte. Secondo le stime di Banca IMI il giro d’affari dovrebbe raggiungere nell'esercizio 2019/2020 ricavi operativi per circa 500 milioni.
Il confronto col Real Madrid - Per far capire quanto questo costo del lavoro non sia sostenibile per un progetto a medio-lungo termine basta fare il confronto col Real Madrid. Il club presieduto da Florentino Perez ha chiuso il bilancio 2017/18, al netto delle plusvalenze, con un fatturato di circa 700 milioni di euro. E aveva in costo del lavoro (in quel bilancio c'era ancora CR7) di circa 440 milioni di euro tra ingaggi e ammortamenti. Costo del lavoro più basso di quello attuale della Juventus, che ha però un fatturato decisamente inferiore.
Costo del lavoro di circa 500 milioni di euro - Con gli ultimi ingaggi, e calcolando anche la voce ammortamenti, il costo del lavoro in casa Juventus incide per circa 500 milioni di euro. Decisamente troppi per un club che, al netto delle plusvalenze che impattano nell'immediato sul conto economico e sono ormai diventate un elemento centrale nel player trading bianconero, sta crescendo in termini di fatturato, ma non di pari passo con le spese, che restano più alte. Secondo le stime di Banca IMI il giro d’affari dovrebbe raggiungere nell'esercizio 2019/2020 ricavi operativi per circa 500 milioni.
Il confronto col Real Madrid - Per far capire quanto questo costo del lavoro non sia sostenibile per un progetto a medio-lungo termine basta fare il confronto col Real Madrid. Il club presieduto da Florentino Perez ha chiuso il bilancio 2017/18, al netto delle plusvalenze, con un fatturato di circa 700 milioni di euro. E aveva in costo del lavoro (in quel bilancio c'era ancora CR7) di circa 440 milioni di euro tra ingaggi e ammortamenti. Costo del lavoro più basso di quello attuale della Juventus, che ha però un fatturato decisamente inferiore.
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