TUTTO mercato WEB
...con Zenga
“Inter, puoi giocarti lo Scudetto. Milan, Giampaolo ha bisogno di tempo. Juve, che perdita Chiellini! Samp con me nona, poi si è salvata grazie a Viviano. Fiducia in Di Francesco. Io e il Venezia...”
Inter sottotono in Champions League, ma l’obiettivo per i nerazzurri è guardare avanti. “Come ha detto Antonio la prestazione non è stata quella che si aspettavano tutti. Ma non è una prestazione negativa che può condizionare quanto di buono è stato fatto fin adesso”, dice a TuttoMercatoWeb l’ex portiere nerazzurro, oggi allenatore, Walter Zenga.
È un’Inter da Scudetto?
“Quando si inizia un progetto nuovo ci vuole tempo. L’Inter ha tutte le potenzialità per giocarsi lo Scudetto”.
L’operazione di mercato nerazzurra che l’è piaciuta di più?
“L’aver puntato su Sensi, Biraghi, Barella. Tutti giovani italiani di grande valore. E poi è arrivato Lukaku: che un allenatore cerchi di portare giocatori di cui si fidi è normale. Giusto accontentarlo”.
Sabato c’è il derby...
“Entrambe hanno cambiato allenatore e filosofia. Giampaolo lo sa, lo stimo. Ha avuto il coraggio di andare in C per rimettersi in gioco: ha bisogno di tempo. Dalla parte dell’Inter però c’è uno dei migliori allenatori al mondo, che rifiuta categoricamente la sconfitta: sarà un bel derby. E chiaramente da interista tifo Inter”.
E la Juve? Da Allegri a Sarri è un cambio di tendenza...
“L’unica problematica è aver perso Chiellini. Una botta non indifferente. Era il leader, l’anima. Il fuoriclasse della difesa. Per quanto riguarda Sarri, la Juve è un grande club, cerca di stare ai vertici. Ha cercato di prendere uno dei migliori allenatori sulla piazza”.
Non vive un bel momento la sua ex Samp...
“La guardo con particolare simpatia. Ho avuto la fortuna di giocare e di allenarla, poi sono stato esonerato da nono. Poi se non era per Viviano che parava due rigori rischiava di retrocedere. Mi dispiace che sia in questa situazione: Di Francesco è un allenatore di spessore, cambiare richiede tempo. Contro il Toro sarà difficile, spero però che si riprenda perché seguo la Samp con grande simpatia”.
La società potrebbe passare di mano.
“Non mi permetto di dire niente, nel calcio Inter e Milan sono passati a gruppi diversi. Ci sta che anche la Samp possa cambiare proprietà”.
E lei, mister? Dopo Venezia pronto a ripartire?
“Ho girato. L’esperienza di Venezia non è stata positiva per tanti motivi... ho voglia di tornare, spero che non tutti si ricordino soltanto che il Crotone è retrocesso. Ma che è retrocesso immeritatamente. Di Venezia invece mi rimane il ricordo di aver vissuto una città emozionante. Ho abitato a Venezia, altri preferiscono la terraferma. Mi sono goduto la città. Con la squadra abbiamo fatto bene fino al mercato di gennaio, poi a gennaio non sono state fatte le operazioni. C’era una situazione particolare, quando perdi i punti di riferimento come Garofalo o Domizzi e devi giocare con giovani che avevano fatto poche presenze diventa tutto più difficile. Ma penso al futuro: ho voglia di ricominciare”.
È un’Inter da Scudetto?
“Quando si inizia un progetto nuovo ci vuole tempo. L’Inter ha tutte le potenzialità per giocarsi lo Scudetto”.
L’operazione di mercato nerazzurra che l’è piaciuta di più?
“L’aver puntato su Sensi, Biraghi, Barella. Tutti giovani italiani di grande valore. E poi è arrivato Lukaku: che un allenatore cerchi di portare giocatori di cui si fidi è normale. Giusto accontentarlo”.
Sabato c’è il derby...
“Entrambe hanno cambiato allenatore e filosofia. Giampaolo lo sa, lo stimo. Ha avuto il coraggio di andare in C per rimettersi in gioco: ha bisogno di tempo. Dalla parte dell’Inter però c’è uno dei migliori allenatori al mondo, che rifiuta categoricamente la sconfitta: sarà un bel derby. E chiaramente da interista tifo Inter”.
E la Juve? Da Allegri a Sarri è un cambio di tendenza...
“L’unica problematica è aver perso Chiellini. Una botta non indifferente. Era il leader, l’anima. Il fuoriclasse della difesa. Per quanto riguarda Sarri, la Juve è un grande club, cerca di stare ai vertici. Ha cercato di prendere uno dei migliori allenatori sulla piazza”.
Non vive un bel momento la sua ex Samp...
“La guardo con particolare simpatia. Ho avuto la fortuna di giocare e di allenarla, poi sono stato esonerato da nono. Poi se non era per Viviano che parava due rigori rischiava di retrocedere. Mi dispiace che sia in questa situazione: Di Francesco è un allenatore di spessore, cambiare richiede tempo. Contro il Toro sarà difficile, spero però che si riprenda perché seguo la Samp con grande simpatia”.
La società potrebbe passare di mano.
“Non mi permetto di dire niente, nel calcio Inter e Milan sono passati a gruppi diversi. Ci sta che anche la Samp possa cambiare proprietà”.
E lei, mister? Dopo Venezia pronto a ripartire?
“Ho girato. L’esperienza di Venezia non è stata positiva per tanti motivi... ho voglia di tornare, spero che non tutti si ricordino soltanto che il Crotone è retrocesso. Ma che è retrocesso immeritatamente. Di Venezia invece mi rimane il ricordo di aver vissuto una città emozionante. Ho abitato a Venezia, altri preferiscono la terraferma. Mi sono goduto la città. Con la squadra abbiamo fatto bene fino al mercato di gennaio, poi a gennaio non sono state fatte le operazioni. C’era una situazione particolare, quando perdi i punti di riferimento come Garofalo o Domizzi e devi giocare con giovani che avevano fatto poche presenze diventa tutto più difficile. Ma penso al futuro: ho voglia di ricominciare”.
Altre notizie
Ultime dai canali
interInzaghi: "Mercato creativo per l'Inter? Abbiamo paletti e budget, ma saremo competitivi"
salernitanaColantuono: "Anni importanti e belli all'Atalanta per me, oggi cercheremo di renderle la vita difficile"
parmaIl parmigiano Corvi: "Non ci sono parole. Volevamo tornare in A dal primo giorno"
sampdoriaSocial Sampdoria, botta e risposta tra Darboe e Colley: "Crediamoci insieme"
milanGyokeres enigmatico sul suo futuro: "Nel calcio le cose vanno sempre veloci. Vediamo cosa succederà"
atalantaTorino, nel casting allenatore c'è anche Maurizio Sarri. Piace molto a Cairo
atalantaContratto fino al 2025, ma Candreva saluterà la Salernitana in estate. Ecco come
napoliL'erede perfetto di Osimhen è già in Italia e al Napoli quasi lo regalerebbero
Primo piano