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C’era una volta un bomber di nome Mauro IcardiTUTTO mercato WEB
mercoledì 26 agosto 2020, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

C’era una volta un bomber di nome Mauro Icardi

Sono sincero… Ho tifato, spudoratamente, per il Bayern Monaco. Avrei mal digerito una vittoria del PSG… Mi è andata bene (ovviamente avrei preferito vincesse un’italiana ma credo ci sarà da attendere ancora un bel po’ per successi “nostrani”) ma, comunque, ho vissuto dei momenti di profonda tristezza. Per quale motivo? Mauro Icardi… Non è mai stato il mio profilo di bomber ideale. L’ho sempre ritenuto un eccellente killer d’aria di rigore, uno nato per fare gol ma incapace a dialogare con i compagni. Nel calcio moderno, uno come Icardi è un lusso che in pochi si possono permettere. Tuttavia, se si parla di bomber di valore elevato, il suo nome deve essere inserito nella lista. Ecco, vederlo mortificato in panchina per tutta la partita, come fosse un ragazzino della Primavera, mi ha rattristato. Anche perché, meglio ricordarlo, il buon Tuchel, al momento di giocarsi il tutto per tutto, ha preferito tale Choupo-Moting. A volerla dire tutta, il camerunense se l’è pure meritato di giocare qualche scampolo di partita se pensiamo che, dopo il lockdown, dell’Icardi letale in zona gol non c’è stata mai traccia visibile (ricordate la prestazione di Maurito contro l’Atalanta?). Eppure, come dicono quelli bravi, c’è altro da considerare nel giudizio di un attaccante. Tanto per capirci, vi snocciolo un paio di numeri. In carriera, l’attaccante camerunense, ha segnato 69 reti in 335 partite. Con la casacca del PSG, in due stagioni, nove… Maurito ha messo a referto 155 gol in 286 gare e, in una sola annata a Parigi, ha firmato il cartellino 20 volte (in 34 gare). Insomma, se proprio serviva un attaccante con un buon feeling con la rete, sarebbe stato più intelligente puntare sull’ex capitano dell’Inter, no?
Comunque sia, il compagno di Wanda Nara ora ha un bel problema da risolvere. La sua avventura a Parigi si sta trasformando in un incubo. Lui sognava di giocare con Neymar e divertirsi. Gli è capitato ma quasi sempre in Ligue 1, quando il PSG vince senza neanche impegnarsi. Quando le partite contano, Tuchel gli ha spesso indicato la via della panchina. Frustrante per uno che, ai bei tempi dell’Inter, era titolare inamovibile, anzi era l’asso nerazzurro per eccellenza. Il suo divorzio dalla Beneamata è stato traumatico. A Parigi era certo di rifarsi una vita calcistica. Al momento del riscatto (a maggio), tutti felici (anche l’Inter che si è portata a casa 50 milioni di euro + bonus). Bene, ora sembra tutto maledettamente diverso…
Se Tuchel resterà sulla panchina del PSG, il futuro parigino di Maurito sarà tutt’altro che roseo. Davvero il grande bomber che abbiamo apprezzato per tanti anni in Italia si accontenterà di essere un rincalzo? Non credo proprio…
E quindi? Quindi attenzione ad un ritorno di fiamma per l’amata Serie A. L’argentino ha sempre sognato la maglia della Juventus (difficile) ma ci sarebbe anche una Roma ambiziosa che, perché no, potrebbe aver bisogno di un nuovo attaccante (soprattutto se Dzeko dovesse partire). E, ne siamo certi, il nuovo patron giallorosso Friedkin, tra Icardi e Choupo-Moting non avrebbe dubbi su chi scegliere…
Ah, per la fredda cronaca… Se Maurito dovesse tornare a giocare in Serie A, l’Inter incasserebbe altri 15 milioni dal PSG… C’era una volta un grande bomber di nome Icardi!