Del Piero: "Allenare o fare il dirigente? Ci penso. Juve, sorpreso dalla scelta di Pirlo"

Il mondiale 2006 e Andrea Pirlo sulla panchina della "sua" Juventus. Alessandro Del Piero parla ai microfoni di Forbes. E parte proprio da quel rigore segnato alla Francia 14 anni fa: "La camminata dal centrocampo al dischetto è molto molto lunga. Cerchi di concentrarti, ma ti vengono in mente tante cose. Voglio dire, è il momento più importante della tua vita. E io ho cercato di pensare a qualcosa che mi facesse sorridere. Mi dicevo che solo 2,5 miliardi di persone stavano guardando quel momento. E che a nessuno sarebbe importato se avessi sbagliato quel rigore. Ho cercato di sorridere".

Oggi Del Piero è un imprenditore. Lontano, almeno professionalmente, dal mondo del calcio.
"Fare il direttore tecnico e l'allenatore è qualcosa che è sempre nella mia testa. Sono stato davvero sorpreso dalla chiamata di Pirlo, perché è arrivata davvero presto. Pensavo che la Juve avrebbe preso un'altra direzione".

Cosa si aspetta?
"Sarebbe una grandissima sfida per chiunque. Ma parliamo di un club molto solido, con un'ottima squadra. E Andrea è un grande. Non so cosa voglia fare in campo, ma lo conosco bene e sono conivnto che sarà preparato e pronto per raccogliere questa opportunità".