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Ex dirigente Barça: "Scambio Arthur-Pjanic assurdo, una delle più grandi aberrazioni della storia"
André Cury è un ex membro della segreteria tecnica del Barcellona, che è stato coinvolto in tante grandi trattative negli anni scorsi. Ai microfoni di Sport, il dirigente ha svelato alcuni retroscena: "Neymar fu molto vicino al ritorno nel 2019, ma avevamo già preso Griezmann ed economicamente sarebbe stato soffocante. Il PSG ci chiese 150 milioni, più il trasferimento di Rakitic e Todibo e il prestito di Dembélé. Il Barcellona offrì 130 invece di 150 e saltò tutto".
Lo scambio Arthur-Pjanic: "È una delle più grandi aberrazioni che ho visto nella storia del calcio. Qualcosa di assurdo: Arthur ha 23 anni e guadagna 2 milioni netti, e lo cambi con Pjanic che ha 31 anni e prende 6 milioni".
Il tradimento di Vinicius: "Con lui eravamo tre anni e mezzo avanti rispetto al Real Madrid. I suoi agenti avevano raggiunto un compromesso con il Barcellona ma ci hanno traditi. Nel momento chiave dell'operazione, ci hanno accoltellato. Quindici giorni prima di firmare per il Real Madrid, Vinícius disse che era un tifoso del Barça, che il suo idolo era Neymar e affermò che Messi era migliore di Cristiano. Tuttavia, una visita a Madrid dei suoi rappresentanti cambiò tutto. Ci assicurarono che non sarebbe successo nulla, c'era un impegno verbale. Ci stringemmo la mano, chiudemmo l'accordo definitivo ma poi sono scomparsi all'improvviso e ci hanno tradito".
Lo scambio Arthur-Pjanic: "È una delle più grandi aberrazioni che ho visto nella storia del calcio. Qualcosa di assurdo: Arthur ha 23 anni e guadagna 2 milioni netti, e lo cambi con Pjanic che ha 31 anni e prende 6 milioni".
Il tradimento di Vinicius: "Con lui eravamo tre anni e mezzo avanti rispetto al Real Madrid. I suoi agenti avevano raggiunto un compromesso con il Barcellona ma ci hanno traditi. Nel momento chiave dell'operazione, ci hanno accoltellato. Quindici giorni prima di firmare per il Real Madrid, Vinícius disse che era un tifoso del Barça, che il suo idolo era Neymar e affermò che Messi era migliore di Cristiano. Tuttavia, una visita a Madrid dei suoi rappresentanti cambiò tutto. Ci assicurarono che non sarebbe successo nulla, c'era un impegno verbale. Ci stringemmo la mano, chiudemmo l'accordo definitivo ma poi sono scomparsi all'improvviso e ci hanno tradito".
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