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Malesani racconta la passione per il vino: "Tutto cominciò a Bordeaux, poi vincemmo la UEFA"
Una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una storica Coppa UEFA in bacheca. Mister Alberto Malesani racconta a beverfood.com la sua passione per il campo, quello delle vigne e dei vitigni: “È nata gradualmente. È sbocciata da giovane grazie a mio padre, che è sempre stato un grande appassionato del mondo del vino, ed è poi definitivamente esplosa durante la mia carriera da allenatore in concomitanza con una partita di Coppa UEFA a Bordeaux. Era il 1999, allenavo il Parma e quell’anno finimmo per portare a casa la coppa. Diciamo quindi che quella stagione ha segnato per sempre la mia vita, sia calcisticamente che per quanto riguarda il vino”.
Somiglianze tra i vini e i calciatori allenati? “Beh, proviamoci. Manuel Rui Costa può essere paragonato al ‘Valpo’ perché con le sue giocate riusciva sempre a dare un tocco di freschezza alla manovra. Lilian Thuram e Fabio Cannavaro mi ricordano invece il ‘Rientro’, dato che riuscivano a rientrare con efficacia dopo aver preso parte alla manovra offensiva. Gabriel Omar Batistuta è come il mio ‘Amarone’ per la sua potenza in fase realizzativa. Michele Cossato infine è il ‘Recioto’, che è il re dei vini di Verona, proprio perché da calciatore del Chievo ha contribuito a un’esaltante promozione e con l’Hellas Verona anche a una storica salvezza in Serie A: ciò l’ha portato a essere uno dei re del calcio veronese di alto livello”.
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