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…con Massimo Rastelli
“Italia grande gruppo. Valzer panchine, quanti movimenti! Italiano e la parola rimangiata? Firenze occasioni della vita. Alla SPAL buon lavoro, potevo rimanere…”
“A volte si abusa di questa parola, ma l’Italia è un gruppo vero. Credo che un po’ tutti stiano dando un ottimo contributo a questa Nazionale. Da Chiellini a Bonucci fino ad Insigne, Berardi, Jorginho e tanti altri”. Così a TuttoMercatoWeb Massimo a Rastelli sul cammino dell’Italia agli Europei.
Valzer allenatori: quest’anno c’è stato grande fermento.
“L’anno scorso non c’è stato tempo di programmare. Quest’anno c’è stato un grande movimento proprio per questo motivo, a dimostrazione che c’è voglia di stimoli nuovi. E anche le società hanno preferito altre strade”
Italiano aveva dato la parola allo Spezia firmando anche un contratto. Poi è andato alla Fiorentina…
“Quando arriva una chiamata di una squadra di livello superiore un allenatore è comunque tentato. Può essere l’occasione della vita. L’ambizione ti porta a fare scelte diverse. È sempre una questione personale. C’è chi rifiuta. E chi invece pensa di aver trovato l’occasione della vita”.
E lei, mister?
“Credo di aver fatto un buon lavoro a Ferrara, nonostante le tante difficoltà e gli infortuni subiti nella mia gestione abbiamo fatto numeri importanti”.
Poteva rimanere?
“Ci poteva essere la possibilità di continuare insieme, il lavoro è stato apprezzato. La società mi aveva fatto capire che a determinazione condizioni si poteva continuare. Poi gli aspetti societari hanno cambiato i piani e le strategie”.
Valzer allenatori: quest’anno c’è stato grande fermento.
“L’anno scorso non c’è stato tempo di programmare. Quest’anno c’è stato un grande movimento proprio per questo motivo, a dimostrazione che c’è voglia di stimoli nuovi. E anche le società hanno preferito altre strade”
Italiano aveva dato la parola allo Spezia firmando anche un contratto. Poi è andato alla Fiorentina…
“Quando arriva una chiamata di una squadra di livello superiore un allenatore è comunque tentato. Può essere l’occasione della vita. L’ambizione ti porta a fare scelte diverse. È sempre una questione personale. C’è chi rifiuta. E chi invece pensa di aver trovato l’occasione della vita”.
E lei, mister?
“Credo di aver fatto un buon lavoro a Ferrara, nonostante le tante difficoltà e gli infortuni subiti nella mia gestione abbiamo fatto numeri importanti”.
Poteva rimanere?
“Ci poteva essere la possibilità di continuare insieme, il lavoro è stato apprezzato. La società mi aveva fatto capire che a determinazione condizioni si poteva continuare. Poi gli aspetti societari hanno cambiato i piani e le strategie”.
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