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tmw / juventus / Il corsivo
Federico Bernardeschi ha imparato a rischiare la giocata giustaTUTTO mercato WEB
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mercoledì 22 dicembre 2021, 08:00Il corsivo
di Marco Conterio

Federico Bernardeschi ha imparato a rischiare la giocata giusta

Da quanto Federico Bernardeschi ha smesso di giocare per Federico Bernardeschi e ha percorso la via della maturità, del sacrificio e del mettersi al servizio di una causa, è un giocatore e un uomo nuovo. Quando ha segnato è come se avesse tolto il peso del suo mondo dalle spalle dipinte di fede e speranza. Più di cinquecento giorni dopo che per il calcio, per un fantasista, sono un viaggio lunghissimo, una carovana di tentativi e ruote bucate. La gara contro il Cagliari è una di quelle pagine del romanzo che cambiano tutto, una svolta inattesa.

Rischiare la giocata
E non c'è solo bellezza, in quel tiro-cross del destino che finisce, oppure colpisce, oppure chissà, sul corpo di Moise Kean. C'è personalità. C'è superbia. Di quella buona, che porta a gettare il cuore oltre l'ostacolo, che ti fa rischiare la giocata. Federico Bernardeschi è quella frase lì, di quell'estate splendida ed europea. E' tutto in quella giocata che ha iniziato a provare, e non per Federico Bernardeschi ma perché è tornato a vestire i panni del giocatore di personalità e talento. Di quelli che alla Juventus servono, anzi servirebbero, e che non ha.


Una nuova vita
In scadenza, ma per il domani ora forse c'è qualche più certezza. Perché non c'entra (solo) il cambio agente, da Raiola a Pastorello. C'è che adesso è un giocatore che ha trovato un manico giusto, com'era Roberto Mancini con l'Italia ora Massimiliano Allegri con la Vecchia Signora. Ha fatto un gol di rabbia, di precisione, di bellezza. Ha fatto un assist, o quel che è stato, di estremo carisma. E soprattutto ha cercato di osare, talvolta pure di strafare, ma è ben oltre rispetto al retropassaggio timido di Rabiot, all'appoggio senza sale e senza finale di Bentancur. Al sacrificio senza concludere con rabbia di Morata, agli appoggi e alle chiusure morbide di Alex Sandro. Bernardeschi, quello di ieri certamente, deve essere un esempio per la formazione di Allegri e per lo spogliatoio. Di rinascita. Che ripartire si può.