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L'addio di Morata è un'opportunità. Non può essere il nove di un grande club
Alvaro Morata ha deciso di lasciare la Juventus dopo la sfida contro il Genoa. Una partita vinta vinta 2-0 con i gol di Cuadrado e Dybala, oltre alla sostituzione dello spagnolo, reo di avere sbagliato moltissimi gol ma soprattutto di avere preso un giallo dopo una lite con Biraschi, con il rischio di arrivare alla seconda ammonizione e lasciare i bianconeri in dieci. Lì Allegri ha deciso per una scelta conservativa, per evitare un problema, creandone forse uno ancora più grande, perché lo stesso attaccante non vuole più rimanere a Torino. Questa è la ricostruzione del Mundo Deportivo, che sembra verosimile da una parte, ma dall'altra la sensazione è che lo stesso Morata a non avere mai convinto fino in fondo.
Pochi gol.
Dopo l'addio di Cristiano Ronaldo al Real Madrid, i quotidiani spagnoli parlavano di un attacco che non segnava abbastanza, nonostante Karim Benzema. Invece la Juventus ha salutato CR7 pensando di redistribuire i gol con gli altri attaccanti, cosa che non è successa. Né con Dybala né con Kaio Jorge, oppure Bernardeschi o Chiesa. Eppure basta guardare la storia personale di Alvaro Morata per capire qual è la sua situazione. Pochissime volte in doppia cifra in campionato, una sola volta intorno ai 15, nonostante le migliori squadre del mondo: Real Madrid e Atletico, Juventus e Chelsea. Di fatto Morata andrà al Barcellona nonostante i pochissimi gol fatti nel corso degli anni: come può essere il nove di un grande club?
Impossibile il riscatto.
Dall'altro lato la Juventus non ha mai messo in conto di riscattare il centravanti, anche perché ha già nel mirino Dusan Vlahovic per la prossima stagione, ma anche Mauro Icardi per questa. L'addio di Morata quindi può essere un'opportunità per l'attacco bianconero, per cambiare una situazione che, anche con il ritorno di Allegri, non è migliorata.
Pochi gol.
Dopo l'addio di Cristiano Ronaldo al Real Madrid, i quotidiani spagnoli parlavano di un attacco che non segnava abbastanza, nonostante Karim Benzema. Invece la Juventus ha salutato CR7 pensando di redistribuire i gol con gli altri attaccanti, cosa che non è successa. Né con Dybala né con Kaio Jorge, oppure Bernardeschi o Chiesa. Eppure basta guardare la storia personale di Alvaro Morata per capire qual è la sua situazione. Pochissime volte in doppia cifra in campionato, una sola volta intorno ai 15, nonostante le migliori squadre del mondo: Real Madrid e Atletico, Juventus e Chelsea. Di fatto Morata andrà al Barcellona nonostante i pochissimi gol fatti nel corso degli anni: come può essere il nove di un grande club?
Impossibile il riscatto.
Dall'altro lato la Juventus non ha mai messo in conto di riscattare il centravanti, anche perché ha già nel mirino Dusan Vlahovic per la prossima stagione, ma anche Mauro Icardi per questa. L'addio di Morata quindi può essere un'opportunità per l'attacco bianconero, per cambiare una situazione che, anche con il ritorno di Allegri, non è migliorata.
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