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... Francesco Bega

... Francesco Bega
giovedì 25 novembre 2010, 00:002010
di Barbara Carere

Indipendente, tenace e umana è questo l'identikit perfetto di Prisca Rossi moglie del difensore del Brescia Francesco Bega, che nel suo libro "Mio marito è un calciatore" ha mostrato il grande lavoro ma soprattutto la forza che possiedono alcune mogli nel dover affrontare quotidianamente realtà sconosciute dovute al lavoro del proprio marito: "Credo che sia importante innanzitutto-confida Prisca - avere una propria identità a prescindere dal marito calciatore".

Perché?
"Perché l'attore principale è il proprio marito per cui credo che il nostro compito sia solo quello di sorreggerli e stragli vicino poi il resto è un contorno che non m'interessa e delle sfilate a cui non voglio mai prenderne parte!".

Con un caratterino così deciso sarà stato difficile conquistarti?
"Francesco è una persona meravigliosa, gli è semplicemente bastato essere se stesso per farmi innamorare di lui".

Come vi siete conosciuti?
"Tramite un fisioterapista in comune, per me non era un bel momento avevo avuto un incidente all'estero e subito due operazioni per cui mi consigliarono un bravo medico che lavorava presso il Monza calcio. All'epoca mio marito militava nel Monza e da quell'incontro è nato tutto. Lui mi vide mentre faceva allenamento diede il suo numero alla mia amica e dopo qualche settimana ci incontrammo per bere un aperitivo".

Perché?
E' stato amore a prima vista?
"Sì se solo pensi che Francesco dopo cinque minuti che parlavamo mi disse che desiderava un bambino da me, devo ammettere che non abbiamo perso tempo dopo otto mesi ci siamo sposati".

Ricordi la proposta di matrimonio?
"Si certo come potrei dimenticarla, ero a casa con mia madre intenta nelle faccende domestiche quando all'improvviso Francesco disse a mia madre che voleva sposarmi poi, si rivolse a me e mi chiese di sposarlo".

Che ricordo hai del giorno del tuo matrimonio?
"Bellissimo, fu una grande festa. Ci siamo sposati nel giorno del suo compleanno , il ventisei ottobre di dodici anni fa a Cornate d'Adda, nella mia città, in provincia di Milano. Ero incinta di tre mesi di Beatrice e ricordo che ero al settimo cielo e anche timorosa che Francesco non arrivasse perché per impegni calcistici era a Cosenza. Per fortuna andò tutto bene e rivederlo dopo quindici giorni rese il momento ancora più magico".

Perché?
Avete due bambini, Beatrice (11 anni) e Alessandro (8 anni) che papà è con
loro?

"Instancabile e molto dolce a dire il vero credo che Francesco possiede un senso materno più che paterno, innato. Tra i due è più mamma lui di me (ride ndr) ".

Come trascorrete il tempo libero?
"Tempo libero?Ad averlo considerando che nella nostra vita come ti dicevo prima non esiste solo il calcio perché abbiamo un'azienda di prodotti elettronici di cui io sono amministratrice, quando siamo liberi da impegni calcistici c'è l'azienda che assorbe il nostro tempo e i nostri figli che frequentano calcio e pallavolo".

Un altro calciatore?
"Alessandro per il momento frequenta la scuola calcio Inter ma solo per divertimento poi si vedrà, anche se credo che sarà quella la sua strada perché è patito e sogna di diventare come Zanetti dell'Inter che è il suo idolo".

E Francesco non è geloso di questa preferenza?
"No, scherzi lui è interista per cui è contentissimo".

Prima di scendere in campo compie qualche rito scaramantico?
"No assolutamente anche perché non è scaramantico, lui è una persona religiosa e spirituale per cui non crede in queste leggende".

Perché?
E' un tipo geloso?
"Sì ma preferisce non mostrarlo".

La sua dimostrazione d'amore quotidiana?
"Che è sempre presente anche quando non c'è. Lui è riuscito ad inculcarmi nella mente il suo amore per cui è sempre con me. Nonostante sia una donna forte capace di sopravvivere da sola senza Francesco mi mancherebbe la terra sotto i piedi perché lui è il mio punto di riferimento".

Chi cucina in casa?
"Assolutamente io e mi dicono che sono anche brava".

Qual è il suo piatto preferito?
"Da buon figlio di pescivendoli adora tutti i piatti a base di pesce".

Qual è la pietanza che gli prepari per prenderlo per la gola?
"La zuppa di pesce o pasta e fagioli con l'aggiunta di lardo e prosciutto crudo".

Perché?
Una dieta calorica per un calciatore non credi?
"Dieta?Francesco ha la fortuna di essere talmente magro che non ha mai seguito una dieta a differenza di me che sono perennemente a dieta".

Cosa gli auguri per la sua carriera calcistica?
"Gli auguro di terminare al meglio la sua carriera togliendosi magari qualche altra soddisfazione, ha trentasei anni per cui gli auguro di chiudere in bellezza con grande dignità la stessa che l'ha sempre contraddistinto in questi anni".

Credi che continuerà a lavorare nel mondo del calco una volta appeso le scarpette al chiodo?
"Non lo so, potrebbe farlo come allenatore considerando il suo grande carisma ma per il suo carattere non credo che sia capace di subire tutte quelle pressioni".

Perché?
C'è qualcosa che vorresti dirgli attraverso questa intervista?
"Come ti ho detto prima che lui è il mio punto di riferimento e senza di lui mi manca la terra sotto i piedi".

Perché?
Prisca, grazie per questa intervista e ora il tuo saluto ai nostri lettori di TMW. Grazie a te Barbara e saluto tutti i lettori di TMW con simpatia e in particolare i tifosi del Brescia nella speranza di gioire presto per una bella vittoria".