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... Germàn Denis

... Germàn Denis
mercoledì 5 ottobre 2011, 00:002011
di Barbara Carere

L'attaccante dell'Atalanta Germàn Denis (30 anni) e la sua simpaticissima moglie Natalia Peralta (29 anni) si sono conosciuti a dodici anni in Argentina, nella loro città. Galeotto fu un pomeriggio in piscina. Da quell'incontro, però si persero di vista ritrovandosi così dopo sei anni in un pub della città. Il destino li voleva uniti e così è stato: "Ci siamo ritrovati a diciotto anni e da quel momento - confida Natalia - non ci siamo più lasciati. Dopo un anno di fidanzamento aspettavamo il nostro primo bimbo, Mathias.

Come ti ha conquistato Germàn?
"E' stato amore a prima vista, per entrambi".

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
"La sua generosità, lui è una persona che si dona agli altri al cento per cento, anzi alle volte, è troppo buono".

C'è un suo difetto che non sopporti?
"Non ha tanti difetti, forse qualche volta è un po' disordinato".

E' una persona scaramantica?
"No più che scaramantico, è religioso: entrambi lo siamo. Prima di una gara lui si affida sempre a Santo Espedito molto venerato in Argentina, difatti il suo numero di maglia diciannove è in suo onore, perché ricorre la data del santo".

Calcisticamente è soprannominato "El Tanque", come mai?
"Questo nomignolo gli è stato dato dal suo professore in Argentina che significa carro armato".

Com'è Germàn Denis nella vita privata lontano dai campi da gioco?
"E' una persona buona, generosa e timida".

Ricordi la proposta di matrimonio?
"Sì, è avvenuta al telefono, perché lui giocava nel Cesena. Appresa la notizia che aspettavo un bambino, mi chiese di sposarlo".

Che ricordo hai del giorno del tuo matrimonio?
"Ci siamo sposati in chiesa il 28 giugno del 2002 in Argentina. C'è un aneddoto curioso che devo raccontarti sul matrimonio: la prima notte di nozze l'ho trascorsa a casa dei miei genitori e lui dei suoi perché avevamo litigato. Ora quando lo ricordiamo ci scherziamo sempre su(ride, ndr) ".

Avete tre splendidi bambini nati in luoghi diversi?
"Sì, Mathias (9 anni) a Cesena, Malena (5 anni) a Buenos Aires e l'ultimo il più testardo Julian (2 anni) a Napoli. Julian è molto napoletano sia nel carattere vivace sia nella testardaggine".

Germàn che papà è?
"Molto disponibile. Gioca spesso a calcio con il primo e poi con la femminuccia è un amore grande, sono molto legati. E' un papà bravissimo".

Chi cucina in casa?
"Solitamente lo faccio io, però lui è bravissimo a preparare le grigliate di asado (carne)".

Qual è il suo piatto preferito?
"Adora la carne argentina, sai per noi mangiare l'asado è un rito".

Quando vuoi prenderlo per la gola cosa gli prepari?
"Carne al forno con peperoni, patate, cipolle, rosmarino e sugo".

Come trascorrete il tempo libero?
"Con i bambini o spesso ci concediamo del tempo per noi, lasciamo i bambini a casa ed andiamo al cinema od al ristorante. Credo che sia importante ritagliarsi del tempo per noi".

Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiano?
"Non usciamo mai da casa senza salutarci con un bacio".

Cosa gli auguri per la sua carriera?
"Dopo Napoli ha avuto degli anni altalenanti e di sofferenza, gli auguro con tutto il cuore, ora che siamo a Bergamo e ci troviamo benissimo, che qui possa realizzare ciò che desidera e soprattutto che sia sereno e felice. Questo è il mio augurio che proviene dal cuore con un po' di commozione, anche dopo aver appreso la notizia della convocazione in Nazionale (Argentina): alla lunga i sacrifici vengono sempre premiati e lui merita tanto, credimi".

Natalia, c'è qualcosa che vorresti dire a tuo marito Germàn attraverso questa intervista?
"Quello che provo profondamente per lui lo sa, gli dico solo di credere in stesso, perché io credo molto in lui".

Per terminare proviamo a dare dei voti al tuo Germàn non come giocatore, ma nella vita privata?
"Sì, mi diverte questa cosa".

Un voto come marito?
"Dieci, anzi facciamo meno dieci altrimenti si monta la testa e poi si adagia invece si deve sempre lavorare per la coppia".

Come amante?
"Assolutamente dieci".

E come casalingo?
"Sette, perché anche se faccio tutto io a casa, lui quando mi vede in difficoltà mi aiuta molto con i bimbi".

E come papà?
"Dieci e lode perché è bravissimo".

Caratterialmente?
"Nove perché è troppo buono".

Grazie Natalia per questa simpatica intervista e ora il tuo saluto ai lettori di TMW.
"Grazie a te Barbara e saluto tutti i vostri lettori di TMW con grande simpatia anche da parte di mio marito Germàn."