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Icardi e Insigne, Signori da Champions. Ibra? Sempre Re ma… Il solito Ronaldinho

Icardi e Insigne, Signori da Champions. Ibra? Sempre Re ma… Il solito RonaldinhoTUTTO mercato WEB
mercoledì 7 novembre 2018, 06:002018
di Fabrizio Ponciroli

Ci sono momenti che restano nella memoria per sempre. Chi era a San Siro per Inter-Barcellona non si dimenticherà del gol di Icardi all’88’. Un gol “alla Icardi”. Pesantissimo, arrivato 5’ dopo la rete di Malcom, uno che, prima del guizzo contro i nerazzurri, aveva giocato solo 25’ in tutta la stagione. Felice l’Inter (punto che pesa tantissimo in ottica ottavi di finale di Champions), felicissimo il Napoli. Nella giornata in cui la Stella Rossa ha mandato al tappeto il Liverpool, i partenopei hanno conquistato un preziosissimo punto con il PSG. Protagonista, ancora una volta, Insigne. Dagli 11 metri, il folletto azzurro non ha tremato. Ha infilzato l’amico Buffon, regalando ad Ancelotti un pareggio che potrebbe risultare decisivo in ottica qualificazione. Icardi e Insigne, due Signori da Champions League. L’argentino è alla sua prima esperienza nel torneo dei campioni, Insigne ci sta prendendo gusto. Segnali incoraggianti per il presente e il futuro del nostro calcio… I campionissimi li abbiamo anche noi…
Tanta Champions ma c’è dell’altro. Gli anni passano (purtroppo) ma Ibrahimovic fa sempre notizia. Quando ha fatto le valigie con direzione Los Angeles, sembrava il classico canto del cigno di un fuoriclasse assoluto. Ed invece, nonostante i 37 anni suonati, Re Zlatan fa girare la testa ancora a tanti club e tutti di primissima fascia. Milan e Real Madrid lo stanno corteggiando. Il patron dei blancos Florentino Perez crede che, dopo l’addio di CR7, uno come lo svedese possa far comodo… Poi c’è il Diavolo che ha sempre avuto un debole per Re Zlatan. Il matrimonio tra Ibra e il Milan, in realtà, non si è mai interrotto. Non per caso, Re Zlatan ha, più vote, ribadito di averci lasciato il cuore a Milano, sponda rossonera. Ma la domanda sorge spontanea: Ibra può essere ancora un fattore determinante? Sarebbe riduttivo farne solo una questione d’età… Il vero dilemma è capire se Ibrahimovic è disposto a fare da “comprimario di lusso”.

Al Manchester United, quando non è stato più protagonista assoluto, ha strizzato l’occhiolino a Hollywood. Sia al Real Madrid che al Milan non sarebbe titolare ma farebbe il rincalzo, eccellente ma pur sempre un rincalzo. Per uno che, in tutta la sua carriera, si è sempre autoproclamato Numero 1, difficile pensare che possa accettare di essere uno dei tanti… E’ pur vero che, ad una certa età, la nostalgia per i bei tempi aumenta in maniera esponenziale. Mediaticamente sarebbe un colpo straordinario averlo nuovamente in Serie A. Poi c’è il campo e lì è tutta un’altra storia… Si parla tanto di Ibrahimovic ma pure di Ronaldinho. Ho adorato, alla follia, il Dentuco. Anche quando, semi bollito, è arrivato al Milan, sono impazzito. Talento cosmico ma esagerato anche nella vita privata. Non credo sia in bancarotta ma, sicuramente, è sempre stato un ragazzo amante degli eccessi. Io solo solamente che, per giocare una partita con le Barcellona Legends, chiede circa 120.000 euro e li vale tutti. Il resto non è importante, o meglio, sono affari suoi. Lasciamolo divertirsi, come ha sempre fatto. State sereni tutto. Dovesse aver davvero bisogno di soldi, troverà il modo di farli…
Chiudo con l’angolo scommesse (ci ho preso gusto). Ovviamente riflettori puntati su Milan-Juventus. Ho scoperto che l’1-1 è il risultato più gettonato tra i precedenti del confronto. Si è verificato ben 35 volte (l’ultima nel 2012, la gara del famoso gol annullato a Muntari). Betpoint quota l’1-1 finale a 5.75. Poi è chiaro che la Juventus, forte di 10 vittorie su 11 gare in campionato, appare favorita (successo bianconero dato a 1.87). Quota pazza? Vittoria dell’Athletic Bilbao sul campo dell’Atletico Madrid (quota a 8.00).