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La normalità di Bergomi e gli azzardi di Mirabelli. Roma da applausi ma… Napoli, è ora di muoversi!

La normalità di Bergomi e gli azzardi di Mirabelli. Roma da applausi ma… Napoli, è ora di muoversi!TUTTO mercato WEB
mercoledì 13 giugno 2018, 06:002018
di Fabrizio Ponciroli

Si avvicina l’estate, il periodo in cui si legge con maggior continuità. Oltre al prossimo numero di Calcio2000 (da non perdere, tante sorprese), vi consiglio anche Bella Zio, il romanzo che racconta i primi 18 anni di vita dello Zio per eccellenza, Beppe Bergomi. L’ho intervistato (lo troverete su Calcio2000) e, ancora una volta, ho compreso il perché sono sempre stato affascinato da Bergomi. A differenza di tanti ex campioni (ne ho ascoltati tanti, tantissimi), lo Zio è forse ancor più umile di quel ragazzino che, a 18 anni, con i baffi, conquistava il Mondiale. Sempre al suo posto e con quella capacità di non andare mai oltre, sia nei modi che nelle parole. Ha ragione lo scrittore Andrea Vitali (con cui ha scritto Bella Zio), Bergomi è “una persona normale che, in questo mondo, quello del calcio, è un’eccezione”. Innamorato dei giovani che allena (del 2003 e del 2001), con una passione vera e autentica per il calcio. Si vede che l’Inter fa parte del suo DNA. Vuole rivederla al top, per questo spera che Icardi resti, per rispetto ai tifosi, la vera linfa vitale dell’Inter. “Il giorno dopo la vittoria sulla Lazio che è valsa la Champions League, ho incontrato, in un bar, un tifoso nerazzurro. Erano le 15. Mi ha detto che era appena tornato da Roma e mi ha raccontato tutte le emozioni provate. Ho ascoltato perché quello era il vero tifoso interista, quello che ha un amore folle per la sua squadra”, le parole dello Zio… Leggerò sicuramente Bella Zio…
Benissimo lo Zio, meno bene Mirabelli. Ho l’impressione che il dirigente del Milan non abbia capito o, forse, fa finta di non capire la gravità del momento rossonero. Parlare di mercato in questo periodo storico, ossia con una sentenza Uefa che potrebbe macchiare un brand già in crisi, non mi pare una grande idea. “Non ci faremo trovare impreparati in ogni caso, noi speriamo che nessuno ci tolga l'Europa League che abbiamo conquistato sul campo.

Anche loro sanno che, senza Milan, la coppa perderebbe fascino. I tifosi devono sapere che lavoriamo 24 ore al giorno per migliorare la rosa, l'anno prossimo come minimo dovremo entrare in Champions League”, le parole di Mirabelli a Premium Sport. Dichiarazioni che mi preoccupano ancor di più circa il futuro del Diavolo…
Chi sta vivendo un momento magico è la Roma. Monchi si è mosso con una rapidità impressionante. Ha fatto colpi mirati, importanti, funzionali al progetto. Kluivert è l’emblema del mercato giallorosso: giovani, con ampi margini di miglioramento e ambiziosi. Ho solo un dubbio: tanti acquisti, ora arriveranno le cessioni? Perdere Alisson e Nainggolan sarebbe disastroso. Inevitabile? Mi auguro di no, la Roma può, davvero, diventare, la prima contender della Juventus. Il vero capolavoro, sarebbe trattenerli entrambi e sacrificare qualcun altro… Monchi ci proverà, non ho dubbi… Le idee chiare le ha, lo sta dimostrando…
Dubbi ne ho, invece, sul Napoli. Verdi era già certo, e ora? Credo che sia giunto il tempo che il club partenopeo inizi a muoversi in maniera concreta per qualche innesto di qualità. Ecco, già decidere chi sarà il portiere titolare per la prossima stagione, sarebbe un bel passo avanti… Meglio anche definire i “casi” Hamsik-Jorginho e blindare Koulibaly (i miei amici inglesi continuano a dirmi che arriveranno offerte mostruose per il senegalese). E’ vero che l’estate non è ancora iniziata ma è un attimo ritrovarsi ad agosto. E, quest’anno, il calciomercato dura decisamente meno rispetto al passato (si chiude il 17 agosto). Insomma, bisogna darsi una mossa per non rischiare di dover fare tutto negli ultimi, concitati, giorni. Ancelotti ha necessità di una rosa di qualità. Non può bastare Verdi… Mi verrebbe da dire: Bella Zio!