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Ghisoni: "Prandelli ebbe idea geniale: team Under 21 in B"

Ghisoni: "Prandelli ebbe idea geniale: team Under 21 in B"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 29 dicembre 2018, 18:142018
di Sebastian Donzella

Paolo Ghisoni, giornalista di Sky e conduttore de La Giovane Italia con Dario Ronzulli, ha analizzato su RMC Sport cosa aspettarci dal 2019 che sta per arrivare dagli under di Serie A: "Speriamo che sia un anno di svolta anche se i segnali non sono confortanti. Da un lato il cucchiaio di Zaniolo, è vero, ma dall'altro purtroppo gli scontri in Inter-Napoli. Resta però il fatto che abbiamo un'occasione clamorosa dal punto di vista qualitativo per la nostra Nazionale: Zaniolo, Pellegrini, Cristante nella Roma, più Barella, Mandragora e via di questo passo. Ricordo che Prandelli, da CT della Nazionale, ebbe un'idea fantastica, avanti anni luce: utilizzare una sorta di Under 21 in Serie B che avesse la possibilità di gestire i giovani più importanti di Serie A. Al di là della possibilità remota di vedere un team del genere, è interessante avere tecnici che riescono a pensare al calcio italiano anche quando sono nei club: questa è la scommessa del futuro. Difficile ma bisogna andare oltre al risultato immediato".

Sulle Nazionali giovanili e sul numero di stranieri in A: "La storia ci ha dimostrato che si potevano trasportare blocchi nella Nazionale maggiore, penso ai tanti successi dell'Under 21 nel passato. Il passaggio dalle giovanili alle prime squadre non è più il salto di un fosso ma di un baratro. Un calciatore devi giudicarlo quando diventa uomo, non ragazzino. Stiamo pagando uno scotto pesante, penso alla mancata qualificazione ai Mondiali. Però non sempre è così: l'Inghilterra sta brillando tantissimo a livello giovanile ma continua a deludere come Nazionale maggiore. Poi ti accorgi che la Premier League ha il tasso di presenza degli stranieri superiore al resto dell'Europa insieme alla nostra Serie A: una casualità?".

Un aneddoto su Alex Meret: "Una settimana fa, contro la SPAL, ha chiesto all'ufficio stampa se potesse salutare i suoi ex compagni come forma di rispetto. Forse è esagerato, forse no. Resta il fatto che il procuratore è importante ma la famiglia è preponderante: a livello generale, un agente può portarti su una strada sbagliata ma lì la famiglia può spingerti su quella giusta, perché pensa all'affetto e non alla convenienza".

Su Riccardo Orsolini del Bologna: "Si parla addirittura di 5-6 innesti nel mercato di gennaio per i felsinei, difficile che riesca adesso a far la differenza. Mi viene da pensare che debba fare un salto di qualità a livello caratteriale: era nel miglior posto possibile, ovvero l'Atalanta di Gasperini. E non avendo trovato la giusta continuità credo che sia giusto debba sistemare qualcosa perché le qualità ci sono".

Chiusura su Luca Ranieri, titolare in B a Foggia: "Ci son ragazzi che nel passaggio dalla Primavera alla cadetteria, con la giusta fiducia, sanno fare bene. Come Luca che gioca in un contesto particolare, con una tifoseria a volte scontenta. La Serie B negli ultimi anni, molto meno quest'anno, ha dato la sensazione di essere un valido cuscinetto tra una Primavera di alto livello e la Serie A. Però i ragazzi che hanno questa possibilità sono sempre meno".