Carlo Nesti sulla Supercoppa Italiana: "Vince Pogba, perde l'Italia"

La vera stroncatura, che merita la finale di Supercoppa, non riguarda il livello mediocre della partita, ma la cornice di questo quadro crepuscolare. Se doveva essere uno "spot" del calcio italiano, è stato, al contrario, la dimostrazione di quanto scarso sia il nostro prestigio mondiale. Non è ammissibile, per svenire ai piedi di qualche dollaro in più, andare a giocare su un campo vergognoso. Spendere milioni, per i propri giocatori, e poi consegnarli al rischio costante dell'infortunio. A pensar male, dovremmo credere che quelle buche, colorate di verde, nascondano fosse comuni di dissidenti politici. Cosa diavolo c'era da tenere nascosto, al punto di negare agli agronomi nostrani un contributo indispensabile di esperienza? Detto questo, la vittoria non risponde ancora alla domanda-chiave: bianconeri rafforzati o indeboliti? L'importanza del successo consiste nel fatto di averlo ottenuto con i gol di 2 nuovi acquisti, Mandzukic e Dybala, allontanando i primi dubbi. E consiste nel verificare la determinazione di un giocatore, che ha deciso di trasformare il 2015-2016 nella stagione della laurea. Il migliore, infatti, è stato Pogba, con quel numero 10 addosso, che lo ha proiettato in una nuova dimensione: agonisticamente, trascinatore, e tatticamente, centrocampista offensivo. A questo punto, serve il trequartista?

("EDITORIALE" PER RADIO SPORTIVA)