Italia-Azerbaigian 2-1, Nesti: "L'impronta di Conte vale più del risultato"
Questo commento, essendo positivo, può sembrare in contrasto con l'esigenza non solo di battere l'Azerbaigian, numero 95 del ranking Fifa, ma anche di seppellirlo di gol. Si parla, infatti, di una partita che a un quarto d'ora dalla fine è sull'1-1 e viene vinta appena con una rete di scarto. Eppure, in confronto allo scarso mordente di tanti incontri del passato, contro avversari modesti, continuano a valere più le "impronte" di Conte del risultato.
Pesano gli attributi del collettivo, la spinta della difesa (Chiellini bomber e Bonucci), la classe del centrocampo (Pirlo), e l'umiltà dell'attacco (Immobile, lo Zaza della ripresa e 13 minuti, con traversa, di Giovinco). Su 22 tiri, solo quattro finiscono nello specchio della porta e urge un numero maggiore di conclusioni da parte delle punte.