Roberto Mancini, una carriera fatta di successi tra campo e panchina: ora l'Europeo
Appesi gli scarpini al chiodo Mancini non è però riuscito a rimanere "disoccupato" per molto tempo, visto che dopo pochi mesi la Fiorentina gli offrì la panchina della prima squadra. Restò a Firenze fino alla fine del 2000 e due anni più tardi fu invece la Lazio a dargli le chiavi della squadra, prima che fosse l'Inter ad affidargli la panchina per quella che fu la sua prima esperienza. Quattro anni in nerazzurro, tre al Manchester City, uno al Galatasaray e poi il ritorno a Milano, con un palmares di tutto rispetto formato da tre Scudetti, quattro Coppe Italia, due Supercoppe, una Premier League, una FA Cup, un Community Shield e una Coppa di Turchia. Dopo essere tornato all'Inter il tecnico ha intrapreso la nuova avventura allo Zenit San Pietroburgo, durata però una sola stagione, e dal 14 maggio 2018 è il commissario tecnico della Nazionale italiana per quella che, dopo il disastro Mondiale, è senza dubbio la sfida più grande della sua carriera nella quale ha già battuto il record di Pozzo di vittorie consecutive alla guida degli azzurri che resisteva dal 1938. Adesso, dopo il rinvio per il Covid-19, punta a fare la storia al prossimo Europeo nell'estate 2021. Oggi Mancini compie 56 anni.
Sono nati oggi anche Lionello Manfredonia, Bruno Alves, Fabio Tricarico e Andrej Galabinov.