Da Vieri a Diamanti, D'Aversa, Maccarone e Giuntoli. 42 anni dopo, i Toccafondi salutano Prato
Storie di campioni I quarantadue anni di Prato sono stati una carrellata di giocatori che sono stati lanciati o che hanno chiuso la carriera a Prato. La soddisfazione più importante degli ultimi anni, la Coppa di C vinta contro il Lumezzane.
A decidere, il gol di Nicola Padoin. In panchina c'era Vincenzo Esposito, il tecnico che più di ogni altro è stato l'icona del Prato, da giocatore e poi a lungo da allenatore. In campo tanti simboli. Nella gestione Toccafondi anche un primo Christian Vieri, che in quelle latitudini inizia il percorso da calciatore. Alessandro Diamanti, sempre e da sempre legato al club del Lungobisenzio. Negli anni '80 il simbolo era certamente Marco Rossi, nella Hall of Fame presentata nel 2012 c'è spazio chiaramente anche per Michele De Agostini e negli anni più recenti è stato un giocatore dei lanieri anche Luca Antonini. Dal Prato sono transitati anche un giovanissimo Carlo Cudicini, che coi toscani si guadagna l'Under 18 azzurra, poi Massimo Maccarone che dai biancoazzurri conquistò l'Under 20. E tra le bandiere del Prato, negli anni '90, c'è anche un dirigente di una squadra di A, Cristiano Giuntoli, e un tecnico come Roberto D'Aversa. Ma oggi tutto finisce e starà a Commini Group rilanciare una squadra che ha perso tanto di quel che era o di quel che sognava di essere. Quarantadue anni dopo, si è chiusa l'era Toccafondi a Prato.