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Juventus - Napoli, la Asl di Torino: "Zielinski, Rrahmani e Lobotka non devono giocare"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 6 gennaio 2022, 14:00News
di Tommaso Marsili
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Juventus - Napoli, la Asl di Torino: "Zielinski, Rrahmani e Lobotka non devono giocare"

Juventus - Napoli è ancora al centro delle polemiche per via delle decisioni delle Asl riguardo i tanti positivi da Covid. L'Asl di Napoli 2 ha deciso di mettere in quarantena Zielinski, Rrahmani e Lobotka perché non hanno ricevuto la dose booster di vaccino. Peccato però che i giocatori siano partiti per Torino insieme alla squadra. Questa mattina il direttore dell'Asl di Torino, Carlo Picco, ha esposto la sua posizione in merito: “Noi prendiamo atto dei provvedimenti dell’Asl di Napoli 2 che li ha proprio quarantenati perché sono calciatori senza terza dose. Non rientrano nella situazione di quelli che possono uscire autovalutandosi e limitando i contatti con la mascherina Ffp2, ma di quelli che stanno in isolamento. Per chi ha la terza dose, la quarantena è autosomministrata. Usando la mascherina si può andare a lavorare, si possono svolgere tutte le attività e non si è tenuti a stare rigidamente a casa. Ma la nuova circolare ha stabilito questa possibilità solo per i soggetti che hanno fatto la terza dose, non la seconda. Giocatori con le mascherine? È evidente che sia un controsenso ma, dal momento che questa circolare è uscita da poco e non è stata fatta per il mondo del calcio ma per tutta la popolazione, per applicarla correttamente in teoria sì. Il tema evidentemente non è a posto, ci vorrebbe una commissione che integri questa norma con le logiche sportive. Protocollo? È cambiato molto lo scenario rispetto al passato, va rivalutata la posizione del mondo del calcio rispetto al mondo generale”.

IL PROVVEDIMENTO -Se un’Asl di competenza ha ritenuto di fare un provvedimento, va applicato quel provvedimento. Poi non è nostro compito vedere se sul pullman avranno le mascherine o meno, ci sono altre autorità che vigilano sull’applicazione delle norme. Noi, per esempio, abbiamo messo in quarantena i calciatori del Torino perché c’era un focolaio in atto all’interno della squadra stessa. Per quanto riguarda il Napoli non abbiamo avuto la possibilità di fare lo studio che hanno fatto loro sul caso, e che li ha portati evidentemente a emanare un provvedimento. Sono autorità sanitarie riconosciute e hanno agito secondo le valutazioni scientifiche che hanno fatto. I provvedimenti vanno applicati, ma non siamo noi a vigilare sull’applicazione”.