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Lazio, Romagnoli un gol per coronare un sogno. E rispetto a Nesta...
lunedì 3 ottobre 2022, 07:30Editoriale
di Lalaziosiamonoi Redazione
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Lazio, Romagnoli un gol per coronare un sogno. E rispetto a Nesta...

Una giornata da incorniciare, una giornata che Alessio Romagnoli ricorderà per sempre. Una gioia attesa da una vita, una corsa liberatoria sotto quella Nord che viveva da ragazzino, quando la rete di quella porta era scossa dai gol campioni come Nedved, Salas, Veron, ma anche da Nesta che il primo gol sotto la Curva Nord lo realizzò il 29 aprile 1998, finale di Coppa Italia, rete decisiva per rimontare il Milan e riportare un trofeo in bacheca dopo 40 anni. Era la presenza numero 120 di Nesta con la Lazio. Romagnoli c’ha messo decisamente meno a segnare sotto la Nord, solo nove gare. Primo centro sotto la curva, ma soprattutto primo gol con la maglia della sua Lazio, Nesta dovette aspettare 77 partite per celebrare la prima gioia con la Lazio, era il 16 settembre 1997, primo turno di Coppa UEFA, la squadra di Eriksson espugnava 0-4 il campo del Vitoria Guimaraes e Nesta segnava la rete del poker. In campionato, invece, la prima gioia del gioiello di Cinecittà arriverà il 7 marzo 1999, 6-1 contro la Salernitana e per Nesta rete finale al 90’.

LEADER - Romagnoli ha aperto il conto con un gioiello contro lo Spezia, una girata da numero 10, alla Mancini più che alla Nesta che è sempre stato l’idolo di Alessio, quello che l’ha ispirato quando muoveva i primi passi da calciatore. Chissà cosa deve aver pensato Romagnoli in quella corsa sotto la curva, baciando lo stemma della squadra che ha sempre amato e che in estate ha voluto con forza, rifiutando anche offerte economicamente più ricche. Si sta imponendo come leader carismatico e tecnico, da quando c’è lui il rendimento difensivo della Lazio è migliorato in modo evidente. Oggi, quella di Sarri, è la seconda miglior difesa del campionato, solo cinque reti subite, era dalla stagione 2001-2002 che la Lazio non subiva così poco a questo punto del campionato. Alessio ha portato esperienza e qualità, ma anche attaccamento, voglia di calarsi nel progetto tecnico di Sarri.

SOGNO - Per rendimento e costanza è uno dei migliori centrali del campionato, l’ambiente Lazio l’ha rigenerato, dopo una stagione - l’ultima vissuta a Milano - complicata da qualche infortunio di troppo, ma coronata comunque dalla vittoria dello Scudetto. Chissà, che in cuor suo, non ci sia il sogno di bissare, un giorno, quel trionfo con la maglia del suo cuore. Ha 27 anni, c’è tempo per gettare le basi di un progetto vincente anche a Roma. Intanto si gode una giornata da incorniciare, come la maglia indossata nel primo tempo che ha tenuto per sé e che diventa “la più importante della mia carriera”. Perché i sogni valgono più di ogni altra cosa e oggi Alessio il suo sogno l’ha coronato: “Ho fatto sognare i bambini, come sognavo io quando ero piccolo. Spero che anche loro un giorno possano provare queste emozioni”, ha detto a Lazio Style Radio. Una giornata da laziale, una giornata da Romagnoli.