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Sorpresa Lazio: spunta il nome di Carlo Regalia
venerdì 19 marzo 2010, 07:00News
di Alessandra Matera
per Lalaziosiamonoi.it
fonte rassegna stampa a cura de lalaziosiamonoi.it tratta da CorrieredelloSport - Patania -

Sorpresa Lazio: spunta il nome di Carlo Regalia

Non finiscono i colpi di scena in casa Lazio. Adesso la società vuole un direttore tecnico ed il nome che è stata fatto è quello di Carlo Regalia. Un uomo di calcio ed un personaggio molto amato dal popolo laziale. Il suo è un nome rappresentativo capace di trasmettere tranquillità all’ambiente portando sicuramente un contributo di esperienza nella società. Lotito lo vuole veramente come figura da accostare a Reja per traghettare la Lazio verso la salvezza. Quello del direttore tecnico è un ruolo rimasto sempre vuoto durante la gestione di Lotito. Ora il presidente potrebbe ingaggiarne uno. E’ stato proposto Dino Zoff, ha pensato a Peruzzi ma nelle ultime ore è spuntato a sorpresa il nome di Regalia. Non è un caso che Lotito parlando con i giocatori martedì pomeriggio aveva fatto chiaro riferimento alla Lazio dei meno nove. Vorrebbe ritrovare lo stesso spirito e magari lo stesso dirigente di riferimento. Oggi come allora il club biancoceleste è in una situazione di emergenza, sul ciglio del baratro e con l’incubo della retrocessione. Bisognerà lottare e la società sta valutando tutte mosse per poter fermare una deriva divenuta pericolosissima.
Lotito ha davvero provato a chiamare anche Peruzzi che era stato vicinissimo a diventare un dirigente della Lazio appena finita la carriere di portiere nell’estate del 2007 e sarebbe stata una soluzione molto gradita sia da Sabatini che da Delio Rossi ma non se ne fece nulla. Oggi è sotto contratto con la federazione e fa parte dello staff di Lippi. Almeno sino al Mondiale del Sudafrica non andrà da nessuna parte e a luglio valuterà con Abete la sua posizione.


Così è venuta fuori la pista legata a Regalia, direttore generale della Lazio dal 1986 al 1992. Lasciò dopo l’ingresso di Cragnotti e si trasferì al Bari lavorando al fianco di Matarrese per undici anni. Ha 76 anni, è un uomo di grande esperienza ed è presidente dell’associazione italiana dei direttori sportivi. Possiede quello che manca oggi alla Lazio: competenza e relazioni. Anche con le istituzioni, dettaglio non trascurabile nemmeno questo, visto gli arbitraggi come Brighi a Genova e Rizzoli a Bari e il clima piuttosto strano percepito in campo dagli stessi giocatori nelle ultime partite. Nel dubbio si fischia contro, il gusto degli avversari di veder perdere la Lazio, tanti nemici come dimostrano le ultime dichiarazioni di Cellino. Tutti bruttissimi segnali.
Lotito si è reso conto e sta pensando di correre ai ripari. Meglio tardi che mai. Avrebbe pensato di prendere un diesse a fine campionato, potrebbe anticipare i tempi con una figura diversa, un uomo capace di farsi ascoltare dallo spogliatoio e di dare una grande mano alla società. Se si pensa a esperienza, competenza ed appartenenza al casato Lazio il nome che viene è quello di Dino Zoff. Ma Superdino ha segnato più volte e a più riprese il periodo di Cragnotti e l’unica volta che è stato contattato da Lotito per sostituire Caso in panchina non è scattata la scintilla.
La svolta appare comunque imminente, potrebbe maturare dopo la trasferta di Cagliari e la partita con il Siena anche se i tempi di Lotito non sono mai rapidi. Deve valutare molti aspetti, la posizione di Tare e l’idea di un pool di lavoro. Quello che è certo è che per riuscire a darsi un futuro, deve salvare almeno il presente.