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Lazio, Sarri: "All'Atalanta mancavano otto giocatori, a me sette: cinque fuori, due tornati ieri"
Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, commenta così a DAZN lo 0-0 interno con l'Atalanta: "Io leggo la partita sotto tanti aspetti, quello positivo è che la squadra da un mesetto a questa parte sta in campo davvero da squadra, così come fa la fase offensiva. Siamo arrivati davanti con continuità e buon palleggio: ci sono mancati gli ultimi 20 metri ma venivamo da una partita finita ai supplementari e, con tanti giocatori fuori, abbiamo spremuto qualcuno, soprattutto a centrocampo. Al nostro avversario pure mancavano tanti giocatori ma la linea difensiva era quella titolare. Abbiamo fatto fatica a saltare gli avversari nell'uno-contro-uno ma la squadra sta facendo partite serie, difende con un'energia diversa e sta corta, ha una supremazia territoriale marcata. Se l'atteggiamento continua ad essere questo, siamo destinati a fare bene".
Deluso per non aver sfruttato le loro assenze?
"A noi mancavano cinque giocatori e due me ne sono rientrati ieri... Se all'Atalanta ne mancavano otto, a me sette. Ci è mancata la brillantezza nelle azioni decisive, senza Pedro purtroppo siamo rimasti corti nel ruolo e abbiamo spremuto i calciatori in una settimana".
Vi è mancato Felipe Anderson?
"Lui ha un carattere particolare, è molto sensibile e ha meccanismi mentali diversi. Però fa un mestiere in cui dovrebbe fregarsene di tutto e di tutti, rimettendosi in gioco ogni tre giorni un minimo di faccia tosta bisognerebbe averla. Quando ho sentito che il pubblico lo beccava, stavo pensando di sostituirlo ma non l'ho fatto proprio perché lo conosco e so che si sarebbe abbattuto di più".
Il bicchiere è mezzo pieno?
"Sono contento della squadra, è compatta, solida e gioca a calcio. Siamo venuti fuori bene dalle situazioni sotto pressione".
Deluso per non aver sfruttato le loro assenze?
"A noi mancavano cinque giocatori e due me ne sono rientrati ieri... Se all'Atalanta ne mancavano otto, a me sette. Ci è mancata la brillantezza nelle azioni decisive, senza Pedro purtroppo siamo rimasti corti nel ruolo e abbiamo spremuto i calciatori in una settimana".
Vi è mancato Felipe Anderson?
"Lui ha un carattere particolare, è molto sensibile e ha meccanismi mentali diversi. Però fa un mestiere in cui dovrebbe fregarsene di tutto e di tutti, rimettendosi in gioco ogni tre giorni un minimo di faccia tosta bisognerebbe averla. Quando ho sentito che il pubblico lo beccava, stavo pensando di sostituirlo ma non l'ho fatto proprio perché lo conosco e so che si sarebbe abbattuto di più".
Il bicchiere è mezzo pieno?
"Sono contento della squadra, è compatta, solida e gioca a calcio. Siamo venuti fuori bene dalle situazioni sotto pressione".
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