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ESCLUSIVA TMW - Ibra-bis con la Svezia, Sven-Göran Eriksson: "A 40 anni è ancora il più forte di tutti"TUTTO mercato WEB
giovedì 25 marzo 2021, 10:00Serie A
di Giacomo Iacobellis
esclusiva

Ibra-bis con la Svezia, Sven-Göran Eriksson: "A 40 anni è ancora il più forte di tutti"

Quasi 40 anni e non sentirli... Zlatan Ibrahimovic questa sera tornerà a vestire la maglia della sua Svezia nel match di qualificazione al prossimo Mondiale contro la Georgia. Un appuntamento storico che TuttoMercatoWeb.com ha commentato in esclusiva con un'autentica leggenda del calcio svedese e internazionale quale mister Sven-Göran Eriksson, per una chiacchierata ad ampio respiro anche sulla Serie A 2020-2021, l'Europeo ormai alle porte e tanti altri temi d'attualità nel mondo del pallone.

Mister Eriksson, partiamo inevitabilmente dal bis di Ibra con la Nazionale svedese: se lo aspettava?
"A dir la verità non mi sorprende. Zlatan è unico, stupisce sempre sia a livello di club che di Nazionale. Col Milan sta facendo una stagione fantastica, quindi perché fare a meno di lui nella Svezia? Ibra, a quasi 40 anni, resta indubbiamente il calciatore svedese più forte di tutti".

Insomma, lo avrebbe convocato pure lei?
"Assolutamente sì. Sono pienamente d'accordo con questa convocazione, anche se non spettava certo a me la decisione del ritorno o meno di Ibra in Nazionale".

È stato convocato anche un altro talento svedese di Serie A: Dejan Kulusevski. Che idea si è fatto su di lui?
"Kulusevski è veramente un gran bel prospetto di giocatore. Non mi sono piaciuti i paragoni con Nedved o le tante critiche al suo indirizzo, Dejan è un calciatore molto giovane che avrà un grande futuro ma che va lasciato crescere. Apprezzo particolarmente lui e Isak della Real Sociedad, tra le promesse emergenti del calcio svedese".

Restiamo proprio in casa Juve: la sconfitta di domenica col Benevento ha cancellato forse definitivamente la parola "Scudetto" da questa stagione.
"Non so cosa le stia mancando, ma questa Juve mi sembra così così... Col Benevento ha perso tre punti importantissimi nella corsa Scudetto e, al contempo, l'Inter di Conte è la squadra più forte in Italia quest'anno".


Parola di chi ha festeggiato uno Scudetto alla guida della Lazio nel 1999-2000.
"La Lazio di oggi è fuori dai giochi per il titolo, anche se sta comunque lottando per un posto in Europa tra Champions ed Europa League. Non sarà facile, visto che ci sono tante squadre in ballo: dall'Atalanta alla Roma fino al Napoli, che mi è sembrato in netta ripresa ultimamente".

In ogni caso, mister Simone Inzaghi si sta confermando anche in questa stagione.
"Sicuramente. Simone non è più una sorpresa, parliamoci chiaro. Mi sta piacendo molto anche il lavoro di suo fratello Pippo al Benevento, non solo per la storica vittoria contro la Juventus a Torino. Entrambi hanno sempre vissuto di e per il calcio, se lo meritano".

Proprio come Roberto Mancini, altro suo ex giocatore.
"Per quanto riguarda Roberto, già 30 anni fa avrei detto che sarebbe diventato un grandissimo allenatore. Lo ricordo alla Sampdoria: seguiva davvero ogni cosa, ogni dettaglio. E oggi vi dico che la sua Italia è una delle favorite per vincere il prossimo Europeo".

Chiosa inevitabile anche sul suo futuro: quando la rivedremo in pista dopo l'avventura sulla panchina delle Filippine?
"Non è un periodo semplice a causa della pandemia, specialmente se devi viaggiare. Per ora non si muove niente, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi".