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Poca fiducia e condizione non al top: la Roma torna a vincere ma è ancora convalescente
La Roma doveva vincere e ha vinto. C'è poco di più da salvare nella partita d'Europa League che i giallorossi hanno portato nell'andata dei sedicesimi di finale. La squadra di Fonseca aveva bisogno di ritrovare il sorriso dopo un mese tra pareggini e tante sconfitte, un sorriso che in quest'occasione ha più la forma del ghigno solo accennato perché la sensazione è che la cura non sia ancora definitiva.
Influenza e timore - Ancora la paura del risultato è viva negli occhi dei giocatori romanisti, che stasera avrebbero dovuto cercare con maggiore decisione un risultato più rotondo e che non ci sono riusciti anche perché troppe volte hanno evitato di rischiare e di fare la giocata che avrebbe potuto dare maggiore entusiasmo sia al pubblico che alla squadra stessa. L'influenza che ha preso la Roma di Fonseca in questo inverno calcistico, non è stata ancora superata e la prossima partita contro il Lecce e quella successiva in Belgio, saranno decisive per superare questo momento da febbriciattola fastidiosa.
Fiducia e condizione - Nel secondo tempo la Roma ha perso la fiducia nei propri mezzi ma è comunque riuscita a fare un passettino in avanti con il risultato. Il calo è stato mentale e atletico, con la squadra giallorossa che si è svegliata solo negli ultimi dieci minuti, quando gli ingressi di Santon e Mkhitaryan hanno dato un po' di determinazione e di condizione in più alla fase offensiva romanista. Niente di che, purtroppo per la Roma, ma abbastanza per portarsi a casa un primo tempo di una sfida decisamente aperta in vista del ritorno.
Influenza e timore - Ancora la paura del risultato è viva negli occhi dei giocatori romanisti, che stasera avrebbero dovuto cercare con maggiore decisione un risultato più rotondo e che non ci sono riusciti anche perché troppe volte hanno evitato di rischiare e di fare la giocata che avrebbe potuto dare maggiore entusiasmo sia al pubblico che alla squadra stessa. L'influenza che ha preso la Roma di Fonseca in questo inverno calcistico, non è stata ancora superata e la prossima partita contro il Lecce e quella successiva in Belgio, saranno decisive per superare questo momento da febbriciattola fastidiosa.
Fiducia e condizione - Nel secondo tempo la Roma ha perso la fiducia nei propri mezzi ma è comunque riuscita a fare un passettino in avanti con il risultato. Il calo è stato mentale e atletico, con la squadra giallorossa che si è svegliata solo negli ultimi dieci minuti, quando gli ingressi di Santon e Mkhitaryan hanno dato un po' di determinazione e di condizione in più alla fase offensiva romanista. Niente di che, purtroppo per la Roma, ma abbastanza per portarsi a casa un primo tempo di una sfida decisamente aperta in vista del ritorno.
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