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Roma impaurita e Pau Lopez ne diventa il regista
Se dovessimo scegliere una parola cara a Fonseca dall’inizio del suo percorso a Roma sarebbe “coraggio”. Tante volte ne ha parlato in conferenza e altrettante ne ha chiesto alla sua squadra. Ultimamente, invece, nella bocca del portoghese, ma sopratutto nella testa dei calciatori, si è insinuata la parola “paura”. Siamo agli opposti perché in fondo è quello che è successo ai giallorossi che hanno intrapreso il nuovo corso con coraggio, mentre ora lo stanno continuando con insicurezza come se si fossero dimenticati quanto appreso nella prima parte di stagione. La vittoria con il Gent, infatti, non cambia il 2020 della Roma. L’1-0 sui belgi ha messo in risalto ancora una volta il momento d’appannamento che i giallorossi stanno vivendo.
DIFFERENZE - Se Fonseca parla di coraggio e intraprendenza nella prestazione di Carles Perez, non fa lo stesso con il resto della squadra. “Abbiamo giocato troppo con Pau Lopez, così diventa difficile. E’ un segnale del momento della squadra, non gioca in avanti per paura” ha spiegato in conferenza stampa. Lo spagnolo, soprattutto nel secondo tempo, è stato spesso chiamato in causa dai propri compagni. E’ stato a sorpresa il fulcro del gioco giallorosso per diversi minuti, quasi come se fosse un portiere di movimento di calcetto. L’ex Betis ha effettuato 38 passaggi in totale, portandone a termine ben 27 (71% di realizzazione), toccando più palloni di qualsiasi giocatore d’attacco giallorosso. Un dato che fa riflettere perché è vero che Fonseca ha sempre ammesso di voler far iniziare il gioco dal basso, ma nella prima parte di stagione erano molte di più le linee di passaggio e mai la Roma aveva giocato così tante volte all’indietro. Domani c’è il Lecce e la speranza di Fonseca è che almeno il successo con il Gent abbia consegnato nuova linfa vitale alla squadra per far sì che torni a prendersi quei rischi calcolati che prima di Natale la rendevano tra le sorprese del campionato.
DIFFERENZE - Se Fonseca parla di coraggio e intraprendenza nella prestazione di Carles Perez, non fa lo stesso con il resto della squadra. “Abbiamo giocato troppo con Pau Lopez, così diventa difficile. E’ un segnale del momento della squadra, non gioca in avanti per paura” ha spiegato in conferenza stampa. Lo spagnolo, soprattutto nel secondo tempo, è stato spesso chiamato in causa dai propri compagni. E’ stato a sorpresa il fulcro del gioco giallorosso per diversi minuti, quasi come se fosse un portiere di movimento di calcetto. L’ex Betis ha effettuato 38 passaggi in totale, portandone a termine ben 27 (71% di realizzazione), toccando più palloni di qualsiasi giocatore d’attacco giallorosso. Un dato che fa riflettere perché è vero che Fonseca ha sempre ammesso di voler far iniziare il gioco dal basso, ma nella prima parte di stagione erano molte di più le linee di passaggio e mai la Roma aveva giocato così tante volte all’indietro. Domani c’è il Lecce e la speranza di Fonseca è che almeno il successo con il Gent abbia consegnato nuova linfa vitale alla squadra per far sì che torni a prendersi quei rischi calcolati che prima di Natale la rendevano tra le sorprese del campionato.
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