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Sala stampa. Iacobelli, Cenaia: "Contento per i ragazzi, pareggio giusto"
giovedì 28 marzo 2024, 23:20Calcio
di Articolo Redazione
per Amaranta.it

Sala stampa. Iacobelli, Cenaia: "Contento per i ragazzi, pareggio giusto"

Livorno – “Nel primo tempo, controvento, abbiamo un po’ sofferto, anche se alla fine abbiamo subito due tiri, una traversa e un gol, poi nel secondo tempo siamo usciti un po’ meglio noi. Con Caciagli, se osavamo un po’ di più, si poteva anche cercare di portare via due punti in più, però in dieci abbiamo sofferto. A me fa piacere per questi ragazzi. Ve lo dico perché, da quando sono arrivato, tranne domenica a Figline e forse a San Donato Tavarnelle, le altre le abbiamo perse con dignità, col petto in fuori ed a testa alta, quindi sono contento per i miei ragazzi”.

Così l’allenatore del Cenaia, Agostino Iacobelli, ha commentato il pareggio ottenuto a Pontedera contro il Livorno. Su Caciagli, espulso per somma di ammonizioni, ha detto: “Un giocatore come lui, intelligente tatticamente, che ha 36 anni, sapendo che era già ammonito, poteva temporeggiare un pochino di più, però Simone è un generoso quindi non posso dirgli nulla. Lo perdono perché è uno che non conta mai fino a tre”.

Sul gol di Bartolini che è valso il pareggio: “Questo ragazzo ha un mancino veramente formidabile. Ha calciato molto bene, era imprendibile”. E sulla possibilità di vincere: “Il campo ha detto che è finita 1 a 1, secondo me è giusto così. Alla fine siamo rimasti in dieci e lì abbiamo un po’ sofferto. Mettevano queste palle in area ed abbiamo sofferto. Con i se e con i ma, però, non si può mai dire nulla. Magari se rimanevamo in undici, può darsi pure che la perdevamo, oppure la potevamo vincere, però alla fine il campo ha detto che è finita 1 a 1 con noi in dieci e il campo ha sempre ragione”.

Sulla difficile salvezza, infine, ha concluso: “E’ difficilissima, ma non si molla nulla. Fin quando si respira, fin quando la matematica lo consente, non si deve mollare nulla. Io sono uno che nella vita non ha mai mollato nulla, da allenatore e da calciatore”.