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Bastrini: "A Monopoli mesi importanti. Scienza e Pelliccioni valore aggiunto"
Fresco di addio al Monopoli, Alessandro Bastrini è nuovamente sul mercato in attesa di una giusta chiamata, e proprio ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com il difensore ha spiegato il perché del suo addio - l'ultimo giorno di mercato - al club pugliese: "Ho avuto alcune divergenze con la società, e abbiamo optato per questa soluzione. Sono comunque stati mesi importanti, anche grazie a mister Scienza e al Ds Pelliccioni, con i quali ho avuto e ho tutt'ora un ottimo rapporto: sono due gran professionisti e persone molto competenti, un vero valore aggiunto per il club".
Scelta coraggiosa in un anno sicuramente particolare, segnato ancora dalla pandemia.
"Si, la stagione è sicuramente anomale, con il Covid-19 tante cose sono diverse: non voglio parlare di campionato falsato, ma ci sono tanti rinvii, rose sempre incomplete perché comunque si devono considerare anche i normali infortuni che capitano nell'arco di un campionato... è tutto cambiato. E viene difficile anche fare bilanci. Parlo a esempio del Girone C, dove ho militato: a parte la Ternana che ha preso il volo, ci sono atri club forti che sono a rincorrere, ma tutto in modo molto livellato. E' difficile mantenere le aspettative che magari ci si è prefissati a inizio stagione".
A Monopoli, anche durante la tua permanenza, vi siete confrontati con il virus: come si vivono quei giorni a livello mentale e morale?
"E' chiaro che, avendo contatti in campo, non siamo interamente protetti anche se le società fanno molti sacrifici per salvaguardarci con tutto il protocollo del caso, e un po' di ansia si avverte, anche per poi la gestione del recupero. E' faticoso poi a livello di testa perché cambiano anche i ritmi, gli allenamenti, il livello cala, ed è problematico dover trovare sempre soluzioni, soprattutto con rose magari non lunghissime".
Sarà sicuramente più arduo anche trovare squadra: ci sono state trattative dopo lo svincolo?
"Di concreto niente, ho solo ricevuto qualche chiamata da club di C e D. Mi sto allenamento mattina e pomeriggio per farmi trovare in forma e pronto al momento in cui qualcosa si concretizzerà, e intanto, seppur on line, sto seguendo il corso UEFA B per diventare allenatore: mi porto avanti con il lavoro, ma molto futuro!" (ride, ndr)
Saresti eventualmente disposto, a fronte di un progetto per così dire a vincere, ad accettare anche una Serie D?
"Se ci fosse un bel progetto, con determinate caratteristiche, assolutamente si, anche poi in previsione del prossimo anno".
Scelta coraggiosa in un anno sicuramente particolare, segnato ancora dalla pandemia.
"Si, la stagione è sicuramente anomale, con il Covid-19 tante cose sono diverse: non voglio parlare di campionato falsato, ma ci sono tanti rinvii, rose sempre incomplete perché comunque si devono considerare anche i normali infortuni che capitano nell'arco di un campionato... è tutto cambiato. E viene difficile anche fare bilanci. Parlo a esempio del Girone C, dove ho militato: a parte la Ternana che ha preso il volo, ci sono atri club forti che sono a rincorrere, ma tutto in modo molto livellato. E' difficile mantenere le aspettative che magari ci si è prefissati a inizio stagione".
A Monopoli, anche durante la tua permanenza, vi siete confrontati con il virus: come si vivono quei giorni a livello mentale e morale?
"E' chiaro che, avendo contatti in campo, non siamo interamente protetti anche se le società fanno molti sacrifici per salvaguardarci con tutto il protocollo del caso, e un po' di ansia si avverte, anche per poi la gestione del recupero. E' faticoso poi a livello di testa perché cambiano anche i ritmi, gli allenamenti, il livello cala, ed è problematico dover trovare sempre soluzioni, soprattutto con rose magari non lunghissime".
Sarà sicuramente più arduo anche trovare squadra: ci sono state trattative dopo lo svincolo?
"Di concreto niente, ho solo ricevuto qualche chiamata da club di C e D. Mi sto allenamento mattina e pomeriggio per farmi trovare in forma e pronto al momento in cui qualcosa si concretizzerà, e intanto, seppur on line, sto seguendo il corso UEFA B per diventare allenatore: mi porto avanti con il lavoro, ma molto futuro!" (ride, ndr)
Saresti eventualmente disposto, a fronte di un progetto per così dire a vincere, ad accettare anche una Serie D?
"Se ci fosse un bel progetto, con determinate caratteristiche, assolutamente si, anche poi in previsione del prossimo anno".
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