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Livorno, tra se e ma la squadra non va: fari su Breda
“I tifosi hanno ragione a contestare, non si può perdere così. Il nostro destino dipende sempre dai risultati”: parola di mister Roberto Breda, tecnico del Livorno. Almeno per il momento, perché da queste dichiarazioni è evidente che lo stesso tecnico non si senta poi così sicuro del posto.
Ultimo posto in classifica, 4 punti come Spezia, Cosenza, Juve Stabia e Trapani, ma una media inglese che non sorride, e che mette i labronici proprio all’ultimo gradino con i liguri.
L’avventura del mister – Circa un anno fa, era il 7 novembre 2018, Breda approda in amaranto a posto dell’esonerato Lucarelli, ma l’ultimo posto in classifica viene migliorato a fatica, anche il responso finale da ragione al tecnico: pareggiando l’ultima di campionato contro il Padova, per un solo punto, i labronici si salvano evitando i playout. Con un bilancio non pessimo, 10 pareggi, 8 vittorie e altrettante sconfitte: ruolino di marcia che gli vale il rinnovo fino al 2021. Ma l’inizio di questa stagione non è positivo: 5 ko, un pari e una vittoria. La classifica piange.
Le scelte tattiche – La squadra, e questo va detto, si è potenziata solo a campionato iniziato, con la fine del mercato: un gap che indubbiamente ha inciso sul resto. Una rosa, comunque, che non si addice al suo 3-5-2, e le sperimentazioni sono tante: abbandonato il 3-4-1-2 della prima uscita, si va con il 4-2-3-1, che non porta frutti, fino alla svolta, contro il Pordenone. Prima vittoria, 3-4-2-1 il modulo, riproposto poi contro il Cosenza, dove arriva un bel pari. Ma le ultime due gare con Salernitana e Chievo sono drammatiche, la squadra si fa rimontare un iniziale vantaggio fino poi a perdere prima 2-3 e poi 3-4; se con i campani però la prestazione c’era stata, con i clivensi si è visto diversi passi indietro soprattutto dal punto di vista mentale.
Settimana di riflessione – Si sa, chi paga – qualsiasi momento, situazione o altro – è sempre il tecnico. Al momento dagli ambienti livornesi non trapela niente, ma sembra esserci comunque una fase di riflessione: con la sosta che complica il tutto. Cambiare adesso darebbe modo a un nuovo eventuale tecnico di lavorare di più con la squadra prima dell’esordio, andare avanti con Breda potrebbe voler dire compattare ulteriormente il gruppo per dare la svolta. Ardua scelta.
Ultimo posto in classifica, 4 punti come Spezia, Cosenza, Juve Stabia e Trapani, ma una media inglese che non sorride, e che mette i labronici proprio all’ultimo gradino con i liguri.
L’avventura del mister – Circa un anno fa, era il 7 novembre 2018, Breda approda in amaranto a posto dell’esonerato Lucarelli, ma l’ultimo posto in classifica viene migliorato a fatica, anche il responso finale da ragione al tecnico: pareggiando l’ultima di campionato contro il Padova, per un solo punto, i labronici si salvano evitando i playout. Con un bilancio non pessimo, 10 pareggi, 8 vittorie e altrettante sconfitte: ruolino di marcia che gli vale il rinnovo fino al 2021. Ma l’inizio di questa stagione non è positivo: 5 ko, un pari e una vittoria. La classifica piange.
Le scelte tattiche – La squadra, e questo va detto, si è potenziata solo a campionato iniziato, con la fine del mercato: un gap che indubbiamente ha inciso sul resto. Una rosa, comunque, che non si addice al suo 3-5-2, e le sperimentazioni sono tante: abbandonato il 3-4-1-2 della prima uscita, si va con il 4-2-3-1, che non porta frutti, fino alla svolta, contro il Pordenone. Prima vittoria, 3-4-2-1 il modulo, riproposto poi contro il Cosenza, dove arriva un bel pari. Ma le ultime due gare con Salernitana e Chievo sono drammatiche, la squadra si fa rimontare un iniziale vantaggio fino poi a perdere prima 2-3 e poi 3-4; se con i campani però la prestazione c’era stata, con i clivensi si è visto diversi passi indietro soprattutto dal punto di vista mentale.
Settimana di riflessione – Si sa, chi paga – qualsiasi momento, situazione o altro – è sempre il tecnico. Al momento dagli ambienti livornesi non trapela niente, ma sembra esserci comunque una fase di riflessione: con la sosta che complica il tutto. Cambiare adesso darebbe modo a un nuovo eventuale tecnico di lavorare di più con la squadra prima dell’esordio, andare avanti con Breda potrebbe voler dire compattare ulteriormente il gruppo per dare la svolta. Ardua scelta.
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