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L'Europa il giusto premio per il grande lavoro di Montella. Ora tocca a Fassone e Mirabelli costruirgli una squadra da Champions. Settimana calda sul mercato, in entrata ed uscita. Cutrone: esordio meritato, ora serve il rinnovoTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 22 maggio 2017, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

L'Europa il giusto premio per il grande lavoro di Montella. Ora tocca a Fassone e Mirabelli costruirgli una squadra da Champions. Settimana calda sul mercato, in entrata ed uscita. Cutrone: esordio meritato, ora serve il rinnovo

15.50 di ieri pomeriggio, le facce in tribuna stampa sono cupe, quasi rassegnate ad un’altra domenica di passione e di processi. Il Milan non riesce a segnare, Lapadula si è divorato un’occasione colossale ed il Bologna non lascia grandi spazi. Insomma, c’erano tutti gli ingredienti per far si che la domenica appena passata in archivio risultasse ancora grigia. Poi, però, le mosse che cambiano la partita: dentro Mati Fernandez per l’impalpabile Bertolacci e quella più sorprendente di tutte, ovvero Honda per il fischiatissimo Bacca. Li il match cambia volto, il Milan cambia faccia e trova finalmente i varchi giusti per infiltrarsi nella retroguardia emiliana e farla capitolare per ben tre volte grazie al gol di Deulofeu, la prodezza balistica di Honda e il gol di rabbia di Lapadula. Tre punti che mandano in Cassazione la qualificazione al play-off di Europa League e che delinea le date dell’estate milanista. Il 2 e il 3 luglio giocatori convocati a Milanello per i test atletici, mentre il 4, con ogni probabilità, ci sarà l’inizio degli allenamenti. Il Milan farà la tournée in Cina, ma non giocherà contro l’Inter in quanto tornerà a Milano il 22 luglio notte per preparare l’andata del play-off di Europa League.

Vincenzo Montella ha fatto en plein, centrando tutti e tre gli obiettivi stagionali ai quali ambiva. Una stagione resa estremamente positiva dall’esser stata l’unica squadra a battere per due volte la Juventus campione d’Italia per la sesta volta consecutiva, alzandole in faccia una Supercoppa che i rossoneri avrebbero meritato di vincere prima dei tiri di rigore. Ma il vero capolavoro di Vincenzo non è stato tanto quello tecnico, dove ha ottenuto il massimo dalla squadra, ma soprattutto mentale. L’allenatore del Milan, grazie anche ad una fine strategia comunicativa, ha saputo trasmettere a tutto l’ambiente milanista tranquillità e sicurezza, isolando la squadra nei momenti caotici relativi al passaggio di proprietà e installando nelle teste dei giocatori il chip della “cazzimma”, ovvero la capacità e la voglia di non abbattersi mai in nessuna occasione, nemmeno quando il baratro sembrava vicino. Onore a lui che, adesso, si merita una squadra all’altezza per puntare a fare una grande stagione.

La palla, dunque, passa nelle mani di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, che avranno il compito di ristrutturare una squadra che presenta ancora limiti tecnici e qualitativi. Musacchio, Kessié e Ricardo Rodriguez sono virtualmente chiusi, ora servono i colpi pesanti, i carichi da 11 da liberare sul tavolo del mercato. Un centrocampista di classe e qualità e un bomber di assoluto spessore internazionale oltre ad un esterno/seconda punta in grado di giocare sia nel 4-3-3 sia nel 3-5-2. Ancora 10-15 giorni e poi la dirigenza milanista, che ha ottenuto il rispetto di tutti i club con i quali si è rapportata, sarà seduta allo stesso tavolo con il Real Madrid per Alvaro Morata, con Pierre-Emerick Aubameyang sempre caldo, anche se la sua richiesta di ingaggio è stata ritenuta folle anche dagli sceicchi del PSG. In settimana, invece, occhio al traffico degli agenti in quel di Casa Milan. Potrebbero essere giorni importanti per il rinnovo di Donnarumma (Raiola è atteso a Milano) e per definire le possibili uscite.

Una chiosa sull’esordio di Patrick Cutrone. Un esordio meritato, che completa il suo processo di maturazione e che lo catapulta nel calcio dei grandi, forse, con qualche mese di ritardo. Il Milan dovrà chiarire i piani sul suo futuro e decidere le sorti del suo contratto, in scadenza il 30 giugno 2018. Lui, come Gigio, con il Milan nel cuore e con tanta voglia di poter dimostrare che, presto o tardi, quella maglia può essere quella giusta per il presente e per il futuro, magari dopo aver fatto un’esperienza importante a segnare in B o Lega Pro. Perderlo potrebbe essere delittuoso.