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Il grande lavoro di Rino gravato da un handicap pesante. Calhanoglu, finalmente un 10 da Milan. Cutro. per lui parlano i fatti. Inizia la rumba del mercato: da Gigio ai rinforzi, in attesa dell'UefaTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 21 maggio 2018, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Il grande lavoro di Rino gravato da un handicap pesante. Calhanoglu, finalmente un 10 da Milan. Cutro. per lui parlano i fatti. Inizia la rumba del mercato: da Gigio ai rinforzi, in attesa dell'Uefa

È finita una stagione che sembrava eterna. Iniziata in mezzo a grandi aspettative, passata da un tracollo decisivo sotto la gestione Montella e chiusa da un Rino Gattuso spettacolare, che è stato capace di inanellare 39 punti nel girone di ritorno. Ha fatto qualcosa di grande, perché rimettere in piedi questa squadra non era per nulla facile. Ha trovato le macerie, ha trovato uno scenario ambientale tipico delle ambientazioni di Ken Shiro, ha saputo ricostruire parlando al cuore e alla testa dei suoi giocatori. Alcuni di loro, come ovvio che sia, non saranno soddisfatti del ruolo da riserve che gli ha disegnato, ma quelli che sono stati i più utilizzati, hanno dimostrato che con un’altra preparazione, con una mentalità più vincente e meno filosofica, si poteva fare bene.

Il giocatore simbolo di questa evoluzione totale del Milan è Hakan Calhanoglu. Il turco è un giocatore totale, che ha incarnato tutto lo spirito del gattusismo e ci ha unito la sua qualità indiscutibile. Testa e talento, una simbiosi che lo ha portato ad essere l’uomo dei palloni caldi, l’uomo che ha messo la firma nella partita di ieri e in tanti momenti decisivi della stagione. Su Hakan andrà impostata la squadra del prossimo anno, perché va detto: il Milan ha trovato in lui un potenziale fuoriclasse. Poi c’è stata l’esplosione decisiva di Patrick Cutrone. Il bomber ha tolto il “giovane” dalle varie valutazioni e definizioni per prendersi un ruolo da protagonista. 18 gol al primo anno in prima squadra, 10 in campionato, 2 in Coppa Italia e il resto in Europa League. Un’annata strepitosa, che ha dimostrato come ci siano talenti italiani che vanno fatti crescere dandogli costanza e molte vittorie importanti portano la sua griffe. Adesso è tempo di siglare il nuovo contratto, perché Patrick se lo merita e non merita di vedersi mettere davanti altri giocatori che potrebbero arrivare dal mercato. Al massimo se la dovrà giocare, ma far partite 18 gol in panchina il prossimo anno sarà difficile. Dovrà crescere ancora, questo lo sa anche lui, ma avrà bisogno di minutaggio e di altri gol per dare al nostro movimento un centravanti che sarà pronto ad essere protagonista anche in nazionale maggiore.

Ciò che temono tutti è che, da oggi, riparta la bambola legata a Gigio Donnarumma. Mirabelli, anche ieri, è stato chiaro sulla situazione del portiere. Il Milan non lo ha messo in vendita e per andare via, sarà il ragazzo a doverlo comunicare al club e poi dovrà arrivare un’offerta pari al valore ritenuto idoneo da via Aldo Rossi. Attorno a Gigio si è sempre creato un vortice di polemiche e posizioni che, inevitabilmente, gli hanno fatto male. Non credo alla teoria di chi dice che ha commesso errori perché poco sereno. Gli errori ci stanno, se poi sei uno dei giocatori più pagati della rosa e fai il portiere, è normale che questi vengano sottolineati maggiormente. Ma quello che conterà davvero è la sua volontà. Ad oggi è quella di rimanere al Milan, ma servirà essere forte questa estate, molto forte, per rimanere.

Sul mercato in entrata, i parametri economici richiesti da Fellaini sono molto alti (si parla di 5-5,5 milioni richiesti dal belga) mentre Jankto potrebbe tornare di moda, come vi abbiamo riportato in settimana. Vedremo poi sul fronte punta che cosa succederà, sia in entrata sia – soprattutto – in uscita dove Kalinic e André Silva potrebbero andare via per fare cassa. Il tutto in attesa delle sanzioni Uefa, che arriveranno a fine mese.