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tmw / milan / Editoriale
Priorità e isterie. Senza perdere tempoTUTTO mercato WEB
sabato 11 maggio 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma
per Milannews.it

Priorità e isterie. Senza perdere tempo

Voglio condensare e sintetizzare il più possibile, perchè oggi più si scrive e più si parla e peggio è. Milioni di tifosi rossoneri si aspettano legittimamente i fatti ed è esattamente ciò a cui sta lavorando il Milan. Pancia a terra, con intensità, con determinazione e senza timidezze. E solo i fatti possono cambiare umori, prospettive, mood e battiti cardiaci. Vado veloce e tiro dritto: casino super per Lopetegui, ma nulla di significativo era stato fatto per Lopetegui. Esattamente come per Rangnick qualche anno fa: proprietà diverse ma in continuità. Giovedì doveva essere il giorno della verità per Conceicao, ma non era e non poteva essere assolutamente così, come i sorrisi tutti interni al Porto hanno scolpito e certificato al termine di un incontro di assoluta routine. Appare evidente che la ridda di nomi sia vissuta e gestita dal circus con una certa isteria. Comprensibile, ma purtroppo contagiosa. I fatti: dopo aver speso, al netto delle cessioni, 150 milioni nei tre mercati estivi del 2021, del 2022 e del 2023, il Milan va avanti per la propria agenda e fedele alla propria linea, che è quella di investire nel club i proventi dei risultati sportivi come la qualificazione Champions, e i ricavi dal movimento giocatori, con particolare riferimento qui ai possibili riscatti, che sembrano possibili, di alcuni nostri giocatori.

Milan avanti dunque, con le proprie priorità. La prima delle quali, il secondo posto da conquistare con relativa Supercoppa. L'annesso e connesso è il rispetto per Stefano Pioli, che se lo stramerita, visto che ci ha raccolti al 14esimo posto in classifica nell'ottobre 2019 e ci ha portati in Europa League nel 20, in Champions League dopo 8 anni nel 21, al meraviglioso Scudetto del 22, alla semifinale Champions dopo 16 nel 23 e, se fosse, al secondo posto nel 24. Solo a cose fatte e a incontri avvenuti, i nomi prenderanno consistenza. Soprattutto quelli dei giocatori. Il Milan dell'estate 2023 doveva cambiare molto. Il Milan dell'estate 2024 deve cambiare bene. La società ha tutte le sue figure apicali in campo per fare le cose giuste al momento giusto. Con una struttura e uno spirito di team che riporta molto all'estate del 2021. Speriamo bene.

Speranza. Ma soprattutto compattezza. E prima dovessimo riuscire a raggiungerla in estate, meglio sarà. Infatti l'impresa è durissima. Perchè la nostra principale avversaria, festeggia. Ed è una notizia, certo che sì. L'Inter già fortissima sul campo di suo ha vinto lo Scudetto e lo ha gestito senza strappi. Ed è una cosa che in Italia non accade da anni. Dopo lo Scudetto del 20, la Juventus aveva esonerato Sarri. Dopo lo Scudetto del 21, c'era stato all'Inter lo strappo di Conte. Dopo lo Scudetto del 22, in casa Milan l'intervista alla Gazzetta di fine maggio. Dopo lo Scudetto del 23, la partenza di Spalletti e Giuntoli dal Napoli. L'Inter di quest'anno invece no, sempre più compatta e quindi di conseguenza sempre più forte. Ecco cosa ci aspetta, sarà durissima, ma possiamo provarci solo insieme.

Il clima dopo la nuova intervista di Paolo Maldini? Assoluta tranquillità. E' stata una intervista di storia, di calcio, a cuore aperto. Nulla di male, mancherebbe, anzi, il contrario. Siti e giornali hanno vissuto il passaggio sull'area sportiva dell'Inter come una frecciata al Milan di oggi? E' una opinione rispettabile, ma non è la mia. Quella che fa Paolo è cronaca. E sono complimenti ad un dirigente come Marotta che in termini di linea, strategia e continuità di risultati ha sempre saputo portare la sua proprietà dove lui voleva, tranquillizzandola e gratificandola. E' dall'estate del 2012, esatto 2012, che la squadra che fa Marotta è la più forte del campionato, non lo scopriremo mica oggi. Il giornalista Alessandro Alciato, collaboratore di Radio TV Serie A, sostiene che ci sono state delle pressioni per non mandare in onda l'intervista? Se, e sottolineo se, le pressioni fossero riferite al Milan, quello rossonero è un club che nulla ha mai fatto e nulla mai farà per impedire a chicchessia di esprimere le proprie opinioni. Solo un grande club impazzito, ad intervista liberamente fatta ad una icona assoluta, potrebbe pensare di bloccarla. Quando i Maldini, i Totti, i Del Piero parlano, parlano punto. E al Milan sono tutti fin troppo lucidi in questo senso. Avanti ragazzi, avanti compatti, avanti di team, avanti di spirito. Perchè è nella forza di andare avanti che si inizia a risalire la corrente. E la rimonta che ci aspetta è lunga e dura, non perdiamo tempo.