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Higuain vs Morata, pro e contro di un affare del DiavoloTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 17 luglio 2018, 21:00Primo Piano
di Daniele Castagna
per Milannews.it

Higuain vs Morata, pro e contro di un affare del Diavolo

Al caldo di una rovente estate milanese, il Diavolo si guarda allo specchio e scopre di non avere una punta affilata per il proprio forcone. Stanco ed affaticato per le ultime estenuanti stagioni alle spalle, va alla ricerca di quel profilo capace di riaccendere l'inferno di San Siro. Dove Lucifero medita la propria vendetta sportiva dopo una manciata d'anni passati nelle retrovie, senza particolari soddisfazioni sportive. Manca un killer calcistico, l'arma X capace di finalizzare la mole di gioco della gestione Gattuso, un "massimizzatore" dello sforzo corale. Con Kalinic già mentalmente a Madrid, Cutrone da proteggere e custodire alla seconda annata tra i professionisti ed il dubbio André Silva, gli agenti segreti di Casa Milan sono all'opera su due operazioni distinte: Gonzalo Gerardo Higuaín o Álvaro Borja Martin Morata. Ma quali sono i pro e i contro dei due punteros?

GONZALO GERARDO HIGUAÍN - "Pipa, tu hijo está jugando en la cancha". Estate 1997, lo urla l'allenatore dei bambini del River Plate a Jorge Nicolás Higuaín, ex difensore del club. Il padre lo guarda e sa che da lui, oltre al cognome e al apodo, il figlio non prenderà nulla. La tecnica è sublime e la fame di gol non ha eguali tra i coetanei argentini, chiaramente destinato ad altre fortune. Essendo figlio del Pipa, Gonzalo sarà per sempre el Pipita, ma le somiglianze con il padre finiscono qua. La carriera del classe '87, fin dal primo giorno tra i professionisti, è costellata di gol, tanti, a grappoli, anche a suon di stagioni record. In totale, ad oggi, conta 547 presenze tra i club impreziosite da 282 gol. Con la nazionale, il massimo per ogni cuore albiceleste, le apparizioni sono 75 con 31 reti, che avrebbe serenamente barattato per evitare quel errore in finale dei Mondiali che ancora oggi lo tormenta. A 30 anni, Gonzalo vale 55 milioni di euro e riceve dalla Juventus uno stipendio di 7.5 milioni di euro a stagione, con contratto valido fino all'estate 2022. L'ultima annata non è stata particolarmente scintillante, mai ai posteri resteranno 23 gol distillati in 50 presenze. I PRO sono sotto gli occhi di tutti: per lui parlano gol, curriculum, esperienza internazionale e capacità di poter giocare come unica punta, con l'abilità di reggere il peso dell'intero reparto. Quello che cerca il Milan ma non solo, anche una spiccata dote di saper segnare in Serie A: dove ha messo 111 volte il pallone in fondo al sacco in 177 apparizioni. I CONTRO, al momento, potrebbero essere le previsioni di un acquisto costoso a breve termine (non restano ancora molti anni al top in carriera), una carta d'identità non più verdissima (31 anni a dicembre), un salario pesante ed una condizione fisica ammirata al Mondiale non delle migliori. Il tempo dirà.



Data di nascita: 10 dicembre 1987
Valore 50/55 milioni di euro, stipendio attuale 7.5 milioni a stagione fino al 2021
547 presenze tra i club in carriera: 282 gol 
75 presenze con la nazionale argentina: 31 gol
In Italia (con Napoli e Juventus) 199 presenze tra Serie A, TIM Cup e Supercoppa: 121 gol
Nelle coppe europee inclusi tutti i club in carriera (Champions League ed Europa League) 101 presenze: 35 gol
Ultima stagione con la Juventus: 50 presenze, 23 gol

ÁLVARO BORJA MORATA MARTÍN - Quando nasci a Madrid e a 13 anni sei soprannominato "Fernando Morientes", forse la stella del calcio ti ha baciato in piena fronte. All'ombra del Vicente Calderón, il niño Álvaro dà i primi calci al pallone e l'Atletico non può lasciarselo scappare. A 13 anni è già colchoneros, ma l'esperienza dura poco e a quindici veste la camiseta blanca. Il padre Alfonso, all'epoca dei fatti direttore commerciale di Cadena Ser e COPE, si ritrova con un figlio nel Real Madrid. Il sogno di ogni genitore madrileno e madridista. Gradino dopo gradino, Álvaro scala le gerarchie della Casa Blanca, dal equipo B passa sotto diretta gestione di Mourinho. Fresco diciottenne esordisce in Liga contro il Zaragoza, subentrando a Di Maria. Da quel'88° minuto, nulla sarà più identico nella vita di Álvaro, attirando le attenzioni della Juventus dopo tre stagioni. Arriva a Torino, vince tutto quello che si può vincere in Italia, segna 27 gol (in tutte le competizioni) e torna al Real. A casa sua, il rapporto è di amore ed odio e lascia nuovamente verso Londra, sponda blu, il Chelsea. Agganciamoci qui, dopo una season da 48 presenze, 15 gol e l'enorme delusione della mancata chiamata al Mondiale. Morata vuole tornare in Italia, segreto di Pulcinella, ma il management londinese non ci sente: per il ragazzo ne vuole almeno 60. E lo stipendio? Altro grande scoglio per le casse di via Aldo Rossi, perché attualmente l'attaccante riceve circa 9 milioni di euro a stagione fino al 2022. Numeri che potrebbero spaventare, ma i PRO non mancano: Alvaro farà 26 anni ad ottobre, nel pieno del suo massimo momento calcistico. È l'età giusta per costruire su di lui, per fare una squadra adatta alle sue capacità, per portarlo a San Siro con alle spalle già 255 presenze ed 86 gol tra Real Madrid, Juventus e Chelsea. Cifre che non denotano una bomberitudine assoluta, ma che sottolineano come il classe '92 diventi letale se affiancato ad un'altra punta capace di riempire l'area (vedi Cutrone). Altro punto a favore potrebbe essere la conoscenza regressa dei tornei nostrani, dove tra Serie A, TIM Cup e Supercoppa Alvaro ha già messo insieme 73 apparizioni timbrando 20 volte. Ogni medaglia ha due facce ed i CONTRO per Morata non mancano: il Milan avrebbe bisogno di un vero attaccante trascinatore, capace di spingere la squadra di Rino verso il passo in avanti. Álvaro non lo è. L'attuale modulo basato su 4-3-3 non permetterebbe all'attaccante di brillare, stritolato da tutte le attenzioni dei centrali avversari, meglio in formazioni con due punte. Il massimo di 15 gol in un campionato (Liga 16/17), non confermato poi in altre annate (cronologicamente dal 12/13 in avanti: 2 gol, 8 gol, 8 gol, 7 gol, 11 gol) non farebbero dormire tranquillo Gattuso, alla ricerca di un finalizzatore da oltre 20 gol a campionato.

Data di nascita: 23 ottobre 1992
Valore 60 milioni di euro, stipendio attuale circa 9 milioni a stagione fino al 2022
255 presenze tra i club in carriera: 86 gol
23 presenze con la nazionale spagnola: 13 gol
In Italia (con la Juventus) 73 presenze tra Serie A, TIM Cup e Supercoppa: 20 gol
Nelle coppe europee inclusi tutti i club in carriera (Champions League e Supercoppa europea) 43 presenze: 12 gol
Ultima stagione al Chelsea: 48 presenze, 15 gol