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Higuain per sfatare la maledizione del San Paolo. Gattuso ha una carta tecnica che lo stuzzica. Uefa e stadio: la doppia strategia di ElliottTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 20 agosto 2018, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Higuain per sfatare la maledizione del San Paolo. Gattuso ha una carta tecnica che lo stuzzica. Uefa e stadio: la doppia strategia di Elliott

È stata una domenica estiva sulla falsa riga delle altre, con la sola differenza che è iniziato ufficialmente il campionato, ma il Milan non è sceso in campo a causa del rinvio decretato dalla Lega della sfida con il Genoa. Una scelta che, personalmente, non mi ha convinto e che è sembrata la solita soluzione a metà tutta italiana. Poco male, cerchiamo di vedere il lato positivo della vicenda ovvero che il Milan partirà subito col botto e senza attenuanti di sorta perché l’esordio milanista avverrà al San Paolo contro il Napoli di Carlo Ancelotti. I rossoneri non vincono in quello stadio dall’ottobre 2010, con Gattuso in campo con Ibrahimovic e Robinho. Servirà una grande partita e servirà mettere Gonzalo Higuain nelle condizioni migliori di poter punire la sua ex squadra, esattamente come aveva fatto lo scorso anno con la maglia della Juventus.

Gattuso ha scelto il 4-3-3 come modulo di base, ma sta già lavorando su come poter mettere la punta centrale nella situazione più ottimale per sparare verso la porta avversaria. Suso, inevitabilmente, dovrà mutare qualcosa nel suo stile di gioco mentre a Calhanoglu dovrà essere dato ancora maggiori input nel cercare il passaggio vincente. Ma il turco, al San Paolo, non ci sarà per squalifica e al suo posto dovrebbe giocare Jack Bonaventura con Tiémoué Bakayoko come mezzala. Il francese sta stupendo tutti per la sua strapotenza fisica e per il ritmo che ha già nelle gambe. Dunque, nel ruolo di mezzala, potrebbe dare qualcosa in più con ottimi risultati. Quel ruolo, però, è stato indicato – per il secondo anno consecutivo – come quello più scoperto a livello qualitativo, ma Leonardo, Maldini e Gattuso fanno affidamento non solo a Kessie e Bakayoko, ma anche alle doti di jolly di Bonaventura e Calhanoglu.

Attenzione, però, a quelle che potrebbero essere le novità tattiche che Gattuso ha provato in estate e che potremmo vedere – in maniera sia statica sia dinamica – per quel che riguarda proprio il modulo. Il 4-3-3 è parente del 4-2-3-1 provato in America e questo sistema può dare al Milan più soluzioni negli interpreti e più imprevedibilità.

Capitolo Uefa e stadio. Il Milan vuole ottenere il voluntary agreement e una volta davanti all’Adjudicatory Chamber (che non può concedere gli agreement, ma solo comminare una delle sanzioni previste della sua giurisdizione o rimandare al grado di giudizio precedente) dovrebbe chiedere proprio di tornare davanti agli organi preposti per gli accordi in materia di Fair Play Finanziario. Durante l’ultimo mercato, il club è stato molto attento nel rispettare i paletti del FFP e se dovesse ottenere un VA, si aprirebbero nuovi scenari. Intanto la società sta lavorando a nuovi e ricchi sponsor da far entrare nel suo portfolio clienti e per quanto riguarda San Siro, a breve ci sarà un incontro con l’Inter e il comune di Milano per trovare una strategia comune per ristrutturarlo e dargli una nuova veste, più bella, funzionale e moderna. Più difficile, per ora, l’ipotesi dello stadio di proprietà anche se il progetto non è escluso a priori. A livello dirigenziale, in attesa di nuovi cambi, vanno avanti i contatti con Umberto Gandini che aspetta il concretizzarsi definitivo della proposta fattagli da Elliott. Silenzio su Gazidis, che ancora non ha affondato il colpo per liberarsi dall'Arsenal. Tempi lunghi, ma tutto porta a quella direzione sia per il manager dei londinesi sia per il CEO della Roma.