Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Gattuso non deve partire con l’obbligo di arrivare in Champions altrimenti rischia la fine di MontellaTUTTO mercato WEB
martedì 21 agosto 2018, 00:00Editoriale
di Alberto Cerruti
per Milannews.it

Gattuso non deve partire con l’obbligo di arrivare in Champions altrimenti rischia la fine di Montella

Il debutto contro il Genoa poteva essere una partenza soft, anche se il Chievo e soprattutto il Sassuolo hanno ricordato una volta di più che bisogna diffidare del calendario. Costretto a rinviare l’esordio, per tristi motivi, il Milan incomincerà la sua nuova avventura sabato sera a Napoli, contro la squadra del vecchio amico Ancelotti, con cui vinse l’ultima Champions nel 2007. In questo caso non c’è bisogno di ricordare le trappole del calendario, perché per il Milan negli ultimi anni sono sempre stati dolori a Napoli. E allora siamo sinceri: il piazzamento delle due squadre nell’ultimo campionato, il valore dei rispettivi organici e la buona partenza del Napoli spostano il pronostico dalla parte della nuova squadra di Ancelotti. Uscire con un punto dal San Paolo, o meglio ancora con tre, come in quel lontano 1 maggio 1988 quando Carletto era in campo, sarebbe una grande impresa. Il discorso, però, va oltre l’esordio a Napoli, obiettivamente difficile, perché il nuovo Milan di Gattuso parte con un carico di ottimismo, ricco di pesanti responsabilità proprio per il vecchio compagno di Leonardo e Maldini. E allora la prudenza che di solito accompagna i vincitori, più cauti di chi si nutre di illusioni che poi fanno rima con delusioni, invita a sperare ma senza proclami. Ricordate quanto successe un anno fa? Nella curva Sud di San Siro, dopo gli undici acquisti, comparve questo striscione: “Mirabelli e Fassone gli acquisti più importanti della stagione”. Montella, che aveva riportato il Milan in Europa, dopo tre anni davanti alla tv, era considerato l’uomo giusto per tornare in Champions, passando dal sesto al quarto posto. Come è andata a finire, lo sappiamo. Montella ha pagato per tutti e al suo posto è arrivato proprio Gattuso, che non poteva incominciare meglio la sua esperienza sulla panchina del Milan.

Adesso, però, anche Gattuso deve ottenere risultati, perché attorno al nuovo Milan si respira lo stesso ottimismo di un anno fa, anche se per motivi e con interpreti diversi. La squadra sicuramente è migliorata e proprio per questo il tandem LeoPao ha parlato apertamente di quarto posto, come traguardo possibile. L’augurio è che abbiano ragione, ma se così non fosse il primo a rischiare sarebbe proprio Gattuso, che deve partire con la speranza, non con l’obbligo, di tornare in Champions League. Per questo un decollo a fari spenti sarebbe stato più utile, specialmente pensando alle prossime due partite contro il Napoli in trasferta e la Roma in casa, entrambe già in Champions e già capaci di vincere all’esordio, in trasferta contro avversari tutt’altro che facili come Lazio e Torino. Gattuso, quindi, andrà protetto nei momenti positivi e difeso in quelli meno positivi, perché in un campionato tutti possono attraversare difficoltà. Per fortuna lui ha la scorza dura e sa benissimo qual è il mondo del calcio, in cui nemmeno l’amicizia può bastare. E allora in bocca al lupo, grande Rino. Il bello e il difficile incomincia sabato sera a Napoli, dopo un abbraccio con Ancelotti. Perché il passato non si dimentica, anche se per entrambi conta soltanto il presente.