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ESCLUSIVA MN - Tassotti: "Il futuro di Pioli non può dipendere da Roma. Decisione già presa"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 17 aprile 2024, 14:30ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - Tassotti: "Il futuro di Pioli non può dipendere da Roma. Decisione già presa"

Vigilia di Roma-Milan, serve una grande prova dei rossoneri per ribaltare il ko dell'andata all'Olimpico. Situazione in cui storicamente il Diavolo si è trovato raramente. L'ultima rimonta dopo un ko all'andata fu nel 2007 contro il Manchester United. Mauro Tassotti era presente quella sera a San Siro come vice di Carlo Ancelotti. La bandiera rossonera ha vissuto da protagonista altre rimonte, ma da calciatore, contro lo Sporting Gijon nel 1987 e l'Auxerre nel 1985, Ai microfoni di MilanNews.it ci dice la sua:

Cosa aspettarsi dal Milan all'Olimpico?
"Partita difficile perché il risultato dell'andata non aiuta sicuramente, ma la qualificazione è ancora in equilibrio. C'è il minimo scarto di differenza e dobbiamo ricordarci che non c'è più la regola del gol in trasferta. Quindi il Milan ha la possbilità di farcela, ma certamente serve un'altra prestazione rispetto alla partita d'andata".

Che impressioni ha avuto dalle ultime prestazioni?
"Fino a due partite fa sembrava un Milan in crescita, veniva da una serie di vittorie consecutive e sembrava che la squadra stesse bene. La partita col Sassuolo è un test che va considerato fino a un certo punto, dato che Pioli ha fatto riposare giustamente tanti calciatori, del resto il posto Champions è sicuro. Diciamo però che fare una bella figura a Sassuolo avrebbe aiutato emotivamente, perché dopo una prestazione così così con la Roma il rischio è quello di vedere le cose negativamente"

A giudicare dai precedenti, il Milan pur avendo il DNA europeo non ha quello della rimonta
"Non ha il DNA della rimonta perché spesso non ne abbiamo avuto bisogno. Il mio Milan faceva risultato già all'andata, spesso fuori casa".

Lei era presente all'epica notte di San Siro contro il Manchester United, che ci porterà alla finale di Champions poi vinta
"Quella contro il Manchester non è che fu questa rimontona. Alla fine avevamo perso 3-2 fuori casa ed era apparso più negativo di quanto non fosse perché stavamo anche vincendo e ce l'hanno ribaltata. Ma alla fine era una sconfitta di misura che potevamo ribaltare in casa e peraltro con il vantaggio che il gol in trasferta valeva doppio".

Il futuro di Pioli si decide da questa partita. Da vice di Ancelotti vi successe una situazione simile alla vigilia di Champions 2003. Le cose andarono bene e il resto è storia, ma quanto è complicato per un tecnico lavorare con questa pressione?
"L'allenatore non può farci molto in questo. Pioli lavora al Milan dal 2019, pertanto la società conosce perfettamente le sue qualità. Questo per dire che non può dipendere tutto da una partita, che può andare bene o male per diversi motivi. Per me hanno già deciso, poi certo una brutta sconfitta o una grande vittoria può influenzare il giudizio. Ma sostanzialmente la decisione è già presa".

Chi può essere il protagonista della notte dell'Olimpico?
"Più che il singolo mi aspetto che la squadra faccia una bella prestazione, sarà più facile anche per i giocatori più estrosi esaltarsi. Queste partite non le vinci per un giocatore, è necessario che risponda la squadra. Nella storia del Milan è sempre stato così. Poi magari una volta ti faceva il gol vincente Van Basten, ora ce ne sono altri".