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tmw / milan / Editoriale
Tutti sotto accusa.  Bivio: Conte o l'ennesima scommessa.TUTTO mercato WEB
domenica 21 aprile 2024, 00:00Editoriale
di Andrea Longoni
per Milannews.it

Tutti sotto accusa. Bivio: Conte o l'ennesima scommessa.

L'avventura di Stefano Pioli sulla panchina del Milan è arrivata al capolinea. La stagione si chiuderà con zero titoli e tante, troppe delusioni. Sul banco degli imputati ci finiscono tutti, dalla Proprietà in giù.

Il tecnico chiuderà il suo ciclo di 5 anni con uno scudetto vinto, forse un po' poco, ma soprattutto con l'idea di non esser riuscito a migliorare la squadra nelle ultime 2 stagioni. Anzi, l'ha peggiorata e non soltanto per le scelte, a monte, di mercato.

Da inizio anno avevamo evidenziato la fragilità difensiva, e un progetto tattico non da grande squadra: il famoso 'dobbiamo fare un gol in più degli avversari'. Purtroppo poi i nodi vengono al pettine.

Con la Roma è stato solo l'ultimo pasticcio. E, parliamoci chiaro, la paura di chi ha il Milan nel cuore è che nel derby di domani sera si possa fare anche peggio. Si è persa la fiducia nel mix squadra-allenatore e non resta che contare le partite che mancano prima di provare a lasciarsi tutto alle spalle. Il che è molto triste. 

Sotto accusa c'è anche la Proprietà: ambiziosa, fin qui, soltanto a parole. E ora arriva l'occasione per mostrare davvero che cosa si vuole fare del Milan. Un Club che punta davvero a vincere, o che vuole tirare a campare nei primi 4 posti a dispetto dei proclami?

Oggi c'è un bivio e questo riguarda soprattutto la scelta dell'allenatore. Se interrogassimo 100 dirigenti sportivi, in 100 risponderebbero che l'uomo giusto si chiama Antonio Conte. Thiago Motta sarebbe stata un'ottima alternativa: ma temporeggiare in attesa di capire se Pioli potesse essere confermato, a quanto pare ha fatto perdere anche il tecnico oggi al Bologna. Altri profili, soprattutto quelli stranieri, che non sono mai stati in Italia, sarebbero l'ennesima scommessa: proprio quello di cui non ha bisogno il Milan. Per carità!

Poi c'è la dirigenza: inesperta e forse anch'essa presuntuosa. A gennaio serviva un difensore: la risposta di Furlani è che "Non prendiamo tanto per prendere". Come se esistesse un dirigente che compra tanto per prendere. Lo stesso Furlani che lunedì a Dazn ha chiuso al grande colpo, perchè "Non vogliamo fare colpi per fare scena". No, il grande colpo eleva la squadra, alza il livello, fa vincere: non è per fare scena, ma fa comodo rispondere così. Non ci siamo.

Quindi la squadra: laddove non arriva il tecnico deve arrivare il gruppo. Mediamente si è dimostrato con poco carattere, privo di orgoglio e forse anche di leader veri. E anche i più forti, nei momenti clou vengono meno: aspetto preoccupante e che deve far riflettere anche in chiave futura.