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Il silenzio assordante di Milan-Genoa e quella sensazione di déjà vu
domenica 5 maggio 2024, 21:30Primo Piano
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

Il silenzio assordante di Milan-Genoa e quella sensazione di déjà vu

Milan-Genoa e quella sensazione di déjà vu. Si gioca in un ambiente surreale, si chiude masticando amaro per un risultato negativo e il tecnico ha già le valigie pronte.

Era l'8 marzo 2020, il Milan giocava contro i rossoblù nel silenzio di un San Siro a porte chiuse. Una mossa drastica per cercare di contenere l'epidemia di Covid-19 che iniziava a imperversare in Italia. I rossoneri perdono 1-2, su Pioli già imperversano i titoli di coda al termine della stagione con il nome di Ralf Rangnick che inizia a imperversare.

Posizione che per Pioli appare ancora più netta oggi. Da qualche settimana è un tecnico a scadenza, la differenza è che non c'è più tempo per cambiare le cose e che non c'è un nome certo per la sua sostituzione. O, almeno, c'era. Prima della reazione compatta della tifoseria che ha portato al dietrofront. Il primo segnale.

Il secondo segnale è arrivato oggi ed è quel silenzio assordante che si è ripetuto 4 anni dopo, ma stavolta non c'erano porte chiuse ma 73mila spettatori presenti. Niente tifo, la Curva Sud ha deciso di non sostenere la squadra. È presente fisicamente ma non incoraggia, al 77' prende e abbandona lo stadio. 

Da quel Milan-Genoa 2020, i rossoneri sono usciti dalla banter era, ma rischiano di restare nel limbo delle squadre che puntano solo a un piazzamento europeo. Qualcosa di inaccettabile, soprattutto quando l'avversario principale cuce la seconda stella. E perché negli ultimi 20 anni delle tre grandi d'Italia, il Milan è la squadra che ha vinto nettamente meno titoli. Troppo per una tifoseria che ha riempito sempre lo stadio e sostenuto la squadra. Basta chiachiere, basta fissare come punto massimo la qualificazione in Champions. Quella dovrebbe essere il minimo sindacale. In campo, purtroppo, non è arrivata la reazione che ci sia aspettava. Poteva arrivare la qualificazione in Supercoppa, bisognerà aspettare almeno fino a sabato.