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Milan, Bonera: "Se sto bene in panchina? Aspettiamo con ansia Pioli, per me ci sarà tempo"
Un Milan sempre più convincente batte anche la Fiorentina e consolida il primato in Serie A. Daniele Bonera, anche oggi in panchina al posto di Stefano Pioli, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il fischio finale. Di seguito le sue dichiarazioni.
Cosa vede in questo Milan?
"Ci vedo un altro piccolo tassello da mettere in un grande puzzle iniziato qualche tempo fa. Sapevamo che avremmo avuto delle difficoltà, ma abbiamo reagito anche nelle difficoltà da grande squadra, quale siamo".
Ha già avuto modo di parlare con Pioli? C'è un grande gruppo.
"Un gruppo vero e con valori. Abbiamo fatto una videochiamata nello spogliatoio: si è complimentato, ma di fatto non era a casa, ma insieme a noi".
È arrivata qualche critica di troppo a Romagnoli?
"Mi sono perso l'esultanza, ma ho goduto per il gol e ho provato a dare indicazioni al reparto arretrato. Siamo contenti del risultato, ma siamo anche contenti dello spirito e della prestazione".
Kessie è un giocatore di grande livello.
"Sono d'accordo. Conosciamo la sua importanza, l'ha dimostrato in molte partite, ed è diventato un giocatore troppo importante. Sapevamo avesse grande forza, ma è migliorato anche nella gestione della palla. Una crescita costante anche la sua, siamo molto contenti".
Calhanoglu sta faticando un po' a livello realizzativo.
"Ci sono momenti della stagione in cui se calci in porta due volte fai tre gol. Ma l'apporto che ci dà va al di là del normale, è sempre propositivo: siamo soddisfatti del suo rendimento, al di là dei gol".
La crescita di Calabria è clamorosa, e Kjaer ha trovato grande sicurezza.
"Davide ha avuto una crescita anche a livello di personalità, crede molto nei propri mezzi. Su Kjaer sapevamo che la sua esperienza servisse a questa squadra in un momento difficile come a gennaio. È un leader, un uomo vero".
Anche oggi Donnarumma è stato decisivo.
"I campioni fanno queste prestazioni. Quando deve far vedere chi è Gigio c'è sempre".
Si trova bene in panchina?
"Sono molto contento, ma questa squadra ha un grande allenatore a capo, e siamo tutti ansiosi di rivederlo a Milanello. Per me ci sarà tempo".
C'è qualche similitudine con l'ultimo Milan che vinse lo Scudetto?
"Siamo cresciuti in autostima, grazie al lavoro quotidiano e al piacere di far fatica e di essere uniti nei momenti difficili. Credo che sia l'aspetto che ci accomuna a quel Milan".
Cosa vede in questo Milan?
"Ci vedo un altro piccolo tassello da mettere in un grande puzzle iniziato qualche tempo fa. Sapevamo che avremmo avuto delle difficoltà, ma abbiamo reagito anche nelle difficoltà da grande squadra, quale siamo".
Ha già avuto modo di parlare con Pioli? C'è un grande gruppo.
"Un gruppo vero e con valori. Abbiamo fatto una videochiamata nello spogliatoio: si è complimentato, ma di fatto non era a casa, ma insieme a noi".
È arrivata qualche critica di troppo a Romagnoli?
"Mi sono perso l'esultanza, ma ho goduto per il gol e ho provato a dare indicazioni al reparto arretrato. Siamo contenti del risultato, ma siamo anche contenti dello spirito e della prestazione".
Kessie è un giocatore di grande livello.
"Sono d'accordo. Conosciamo la sua importanza, l'ha dimostrato in molte partite, ed è diventato un giocatore troppo importante. Sapevamo avesse grande forza, ma è migliorato anche nella gestione della palla. Una crescita costante anche la sua, siamo molto contenti".
Calhanoglu sta faticando un po' a livello realizzativo.
"Ci sono momenti della stagione in cui se calci in porta due volte fai tre gol. Ma l'apporto che ci dà va al di là del normale, è sempre propositivo: siamo soddisfatti del suo rendimento, al di là dei gol".
La crescita di Calabria è clamorosa, e Kjaer ha trovato grande sicurezza.
"Davide ha avuto una crescita anche a livello di personalità, crede molto nei propri mezzi. Su Kjaer sapevamo che la sua esperienza servisse a questa squadra in un momento difficile come a gennaio. È un leader, un uomo vero".
Anche oggi Donnarumma è stato decisivo.
"I campioni fanno queste prestazioni. Quando deve far vedere chi è Gigio c'è sempre".
Si trova bene in panchina?
"Sono molto contento, ma questa squadra ha un grande allenatore a capo, e siamo tutti ansiosi di rivederlo a Milanello. Per me ci sarà tempo".
C'è qualche similitudine con l'ultimo Milan che vinse lo Scudetto?
"Siamo cresciuti in autostima, grazie al lavoro quotidiano e al piacere di far fatica e di essere uniti nei momenti difficili. Credo che sia l'aspetto che ci accomuna a quel Milan".
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