Gudmundsson saluterà a giugno per 30 milioni (circa). Gradite contropartite tecniche?

Forse Albert Gudmundsson non era lo stesso giocatore quando era in Olanda, come ha detto il suo compagno di squadra Thorsby. Però quello che è diventato, attraverso metamorfosi continue, è davvero un bello spettacolo. Tredici gol in campionato, solo Diego Milito e Rodrigo Palacio hanno fatto meglio in Serie A, da stranieri, con la maglia del Genoa. Qualcosa vorrà pur dire, insomma, soprattutto pensando che non è esattamente un attaccante centrale, con i palloni che finiscono sempre sui suoi piedi. L'islandese è oramai una star e a gennaio la Fiorentina aveva cercato di prenderlo. La richiesta, 40 milioni, ha fatto sì che la risposta fosse negativa.

La situazione
A giugno sarà tutto diverso. È possibile che ci sia anche un accordo con il Genoa, da gentiluomini, per non lasciare passare un determinato tipo di contratto e possibilità. Così se Juventus, Inter o Napoli dovessero affondare concretamente, ecco che l'islandese saluterà i rossoblù e giocherà in un club top. D'altro canto la valutazione è destinata a galleggiare intorno ai 30 milioni, da abbassare magari con contropartite gradite (Barrenechea? Valentin Carboni? Ostigard?) ma non discostarsi poi così tanto.

Le dichiarazioni
Gudmundsson il 6 di aprile, dopo la vittoria contro l'Hellas. "Non è facile concentrarsi con il mercato, ma devo continuare a performare qui al Genoa e alla fine della stagione vedremo, per ora penso a vincere partite. Rimanere? Non so, vedremo alla fine“. Marco Ottolini, direttore sportivo del Genoa, il 19 marzo. "Riguardo ad Albert, sempre in funzione di ragionare in maniera strategica ma allo stesso tempo di mantenere una struttura di squadra che ci permettesse di arrivare a fine stagione in maniera giusta, senza stravolgere le cose, abbiamo deciso fosse il caso di tenerlo".