Haaland delude e saluta il Pallone d'Oro. Avrebbe una clausola per andare via (ma non lo farà)

Il doppio confronto fra Real Madrid e Manchester City è apparso come la finale dello scorso anno con l'Inter. Erling Braut Haaland ha qualche difficoltà a esprimersi nei big match. Quelli da pelle d'oca, per vincere i trofei. Perché si può dire, senza timor di smentita, che quella di ieri era una finale anticipata, sebbene dall'altra parte del tabellone ci sia il Paris Saint Germain che - nella sua versione "povera" rispetto ad anni fa - potrebbe andarsi a giocare un atto finale quattro anni dopo averlo perso contro il Bayern.

Ritornando a Haaland, è evidente che per dieci anni sarà un contendente per il Pallone d'Oro. Gioca in una delle squadre più forti al mondo (probabilmente la più forte) e segnerà a raffica, sempre. Però serve anche determinare per dimostrare di essere il migliore dell'anno. Segnare cinque gol al Lipsia è un messaggio al mondo, ma anche quello di apparire incolore contro Acerbi oppure nella morsa di Nacho e Rudiger può essere interpretato in vari modi.

E ora? Haaland avrebbe una clausola che si attiva quest'estate per abbandonare il City. 150 milioni di euro, cifra alta ma non altissima per uno come lui. Sarebbe impossibile pensarlo al Real Madrid con Mbappé? La risposta è no, ma difficilmente lo farà già da quest'anno, dopo una stagione da Triplete e l'altra che è stata certamente meno buona, sia in termini realizzativi che di vittorie.