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Da 100 milioni a zero e... ritorno. Jadon Sancho è il simbolo del fallimento United
È giusto dire che il Manchester United è in una fase fallimentare della sua storia? Verrebbe da dire: dipende, considerando come era il club prima dell'arrivo di Sir Alex Ferguson. Poi c'è però la parentesi firmata dallo scozzese, una vittoria dell'Europa League con José Mourinho e solamente una Coppa di Lega dopo di lui, proprio un anno fa, con Ten Hag. Ma quanto ha speso lo United per arrivare a vincere questo trofeo? Probabilmente meglio non fare i conti della serva su quanto sono stati pagati i vari Maguire, Anthony, Martial, Casemiro, Bruno Fernandes, Varane o Shaw. Sarebbe troppo semplice.
Poi, però, c'è Jadon Sancho. Arrivato per 100 milioni, divenuto il capro espiatorio della gestione ten Hag, prestato al Borussia Dortmund a zero. Proprio ieri Sancho ha giocato una gara straordinaria, mettendo in croce Nuno Mendes con dodici dribbling (più dell'intero Paris Saint Germain), servendo un assist al bacio poi sprecato da Fullkrug.
Sancho è il simbolo della fase fallimentare di Ten Hag. Deve giocare una finale di Coppa, è vero, contro i cugini chiassosi del Manchester City. Ma è fuori dalla Champions - come quarto in un girone con Galatasaray e Copenaghen - sesto in classifica in Premier League e non è riuscito minimamente a imprimere la sua filosofia, cercando più volte un colpevole per i mancati risultati. Ieri Sancho è stato chiaro: alla domanda rimarrai ha risposto "non posso saperlo in questo momento". Forse spera di tornare allo United, stavolta da protagonista.
Poi, però, c'è Jadon Sancho. Arrivato per 100 milioni, divenuto il capro espiatorio della gestione ten Hag, prestato al Borussia Dortmund a zero. Proprio ieri Sancho ha giocato una gara straordinaria, mettendo in croce Nuno Mendes con dodici dribbling (più dell'intero Paris Saint Germain), servendo un assist al bacio poi sprecato da Fullkrug.
Sancho è il simbolo della fase fallimentare di Ten Hag. Deve giocare una finale di Coppa, è vero, contro i cugini chiassosi del Manchester City. Ma è fuori dalla Champions - come quarto in un girone con Galatasaray e Copenaghen - sesto in classifica in Premier League e non è riuscito minimamente a imprimere la sua filosofia, cercando più volte un colpevole per i mancati risultati. Ieri Sancho è stato chiaro: alla domanda rimarrai ha risposto "non posso saperlo in questo momento". Forse spera di tornare allo United, stavolta da protagonista.
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