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La Samp si toglie lo sfizio di battere la Juventus: finisce 2-0 a Marassi
Si è da poco conclusa la sfida fra Sampdoria e Juventus. I blucerchiati chiudono il campionato togliendosi lo sfizio di battere i campioni d'Italia: a Marassi finisce 2-0, grazie alle reti di Defrel e Caprari.
PRIMO TEMPO CON POCHE OCCASIONI - Nell'ultima sfida della stagione, blucerchiati e bianconeri non hanno nulla da chiedere al campionato. Spazio quindi a chi ha giocato meno in questa stagione, con diverse scelte di formazione che avrebbero potuto anche sorprendere, se non fossero state annunciate ieri da Giampaolo e Allegri. Nei blucerchiati c'è Rafael fra i pali, Ferrari in difesa e Linetty in mezzo al campo. Davanti Ramirez alle spalle di Defrel e Quagliarella, con il bomber blucerchiato, premiato ad inizio gara come miglior attaccante del campionato, che vuole vincere la classifica marcatori. Nella Juventus troviamo Pinsoglio in porta ed il giovane Matheus Pereira in attacco. Completano il tridente offensivo Dybala e Kean. Nel primo tempo le emozioni sono davvero poche: bisogna aspettare la mezz'ora per trovare la prima, vera, occasione. Quagliarella prova con una bella giocata a sorprendere Rafael, ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Qualche minuto più tardi è Dybala, dopo un rimpallo con Sala, ad avere l'occasione più ghiotta per i bianconeri.
LA MUSICA NON CAMBIA NELLA RIPRESA - La partita non cambia nella ripresa, le due squadre continuano a giocare senza troppi pensieri visto che non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma le occasioni continuano a latitare.
STANDING OVATION PER QUAGLIARELLA - Al minuto numero 78 Giampaolo richiama in panchina Fabio Quagliarella per la meritata standing ovation. Tutto il pubblico di Marassi in piedi per festeggiare l'attaccante della Sampdoria.
UNO-DUE MICIDIALE DELLA SAMP - Quando tutto lasciava pensare che la partita sarebbe finita a reti bianche, la Sampdoria rifila un micidiale uno-due che manda al tappeto la Vecchia Signora. Prima il gol di Defrel, poi la magia su punizione di Caprari. La Sampdoria chiude la stagione regalando una gioia ai propri tifosi. Battere la Juventus, anche se piena di seconde linee, non è mai facile.
PRIMO TEMPO CON POCHE OCCASIONI - Nell'ultima sfida della stagione, blucerchiati e bianconeri non hanno nulla da chiedere al campionato. Spazio quindi a chi ha giocato meno in questa stagione, con diverse scelte di formazione che avrebbero potuto anche sorprendere, se non fossero state annunciate ieri da Giampaolo e Allegri. Nei blucerchiati c'è Rafael fra i pali, Ferrari in difesa e Linetty in mezzo al campo. Davanti Ramirez alle spalle di Defrel e Quagliarella, con il bomber blucerchiato, premiato ad inizio gara come miglior attaccante del campionato, che vuole vincere la classifica marcatori. Nella Juventus troviamo Pinsoglio in porta ed il giovane Matheus Pereira in attacco. Completano il tridente offensivo Dybala e Kean. Nel primo tempo le emozioni sono davvero poche: bisogna aspettare la mezz'ora per trovare la prima, vera, occasione. Quagliarella prova con una bella giocata a sorprendere Rafael, ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Qualche minuto più tardi è Dybala, dopo un rimpallo con Sala, ad avere l'occasione più ghiotta per i bianconeri.
LA MUSICA NON CAMBIA NELLA RIPRESA - La partita non cambia nella ripresa, le due squadre continuano a giocare senza troppi pensieri visto che non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma le occasioni continuano a latitare.
STANDING OVATION PER QUAGLIARELLA - Al minuto numero 78 Giampaolo richiama in panchina Fabio Quagliarella per la meritata standing ovation. Tutto il pubblico di Marassi in piedi per festeggiare l'attaccante della Sampdoria.
UNO-DUE MICIDIALE DELLA SAMP - Quando tutto lasciava pensare che la partita sarebbe finita a reti bianche, la Sampdoria rifila un micidiale uno-due che manda al tappeto la Vecchia Signora. Prima il gol di Defrel, poi la magia su punizione di Caprari. La Sampdoria chiude la stagione regalando una gioia ai propri tifosi. Battere la Juventus, anche se piena di seconde linee, non è mai facile.
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