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TMW RADIO - Bjelanovic: “Dani Olmo sarà il rimpianto del Milan”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 23 gennaio 2020, 18:10Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

TMW RADIO - Bjelanovic: “Dani Olmo sarà il rimpianto del Milan”

A “Stadio Aperto” su TMW Radio è intervenuto Sasa Bjelanovic, ex direttore sportivo dell’Hajduk Spalato, parlando dei calciatori croati in orbita Serie A.

Il probabile mancato colpo Dani Olmo da parte del Milan sarà un rimpianto per i rossoneri?
“Qui in Croazia lo danno quasi per fatto al RB Lipsia, società che negli ultimi anni sta lavorando benissimo sulla valorizzazione dei giovani talenti. Sarà una grande occasione per lui per dimostrare il suo grande talento e il Milan rischia di mangiarsi le mani”.

La doppietta di Rebic può segnare il rilancio del croato?
“Si, i due goal contro l’Udinese può segnare un nuovo punto di partenza per lui, soprattutto in ottica europeo. Ero allo stadio, è entrato tra lo scetticismo dei tifosi per poi uscire dal campo da eroe. Spero che continui a fare bene e magari ripetere le prestazioni del mondiale russo con la maglia della Croazia”.

Pjaca approda a Cagliari, riuscirà a fare bene?
“Conoscendo Maran e lo stesso Pjaca penso possano lavorare bene insieme. È stato sfortunato, ha avuto diversi problemi fisici che lo hanno limitato molto dal suo arrivo in Italia. Spero che a Cagliari riuscirà ad esprimersi al meglio”.


Sull’avventura in Qatar di Mario Mandzukic:
“Non posso commentare perché non so cosa c’è stato tra lui e Sarri. Andare in Qatar vuol dire lasciare il calcio che conta ma sono convinto che tornerà in Croazia per chiudere la sua splendida carriera”.

Nella tua avventura con l’Ascoli in Serie A in panchina come assistente allenatore c’era Giampaolo. A cosa attribuisci il suo fallimento al Milan?
“Andare in squadre come il Milan si trovano delle situazioni diverse alle squadre che aveva allenato e non è riuscito ad esprimersi al meglio. Al netto di questa esperienza Giampaolo resta un grande allenatore”.

Qual è lo stato di salute del campionato croato ad oggi?
“Sta migliorando come livello ma a piccoli passi. Siamo una terra ricca di talenti che però ha a disposizione delle risorse economiche limitate che costringono i club a vendere sempre i talenti nascenti e questo blocca la crescita dell’intero campionato”.

Ti piacerebbe tornare a lavorare in Italia?
“Si, certo. Mi piacerebbe tornare in veste di dirigente in Italia. Ho avuto qualche contatto ma per adesso resto in Croazia, potrebbe succedere qualcosa quest’estate”.